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  • Genoa:|Ciro, Bosko e la dura legge del gol

    Genoa:|Ciro, Bosko e la dura legge del gol

    Ci sono gol che mancano all’appello. Gol che non arrivano, magari anche da parecchi mesi. Gol che si fanno attendere e di cui si sente la mancanza. Perché nell’insidiosa corsa alla salvezza del Grifone è necessario il contributo di tutti. E in questo momento, ad esempio, si sono un po’ perse le tracce di quelli di Ciro Immobile. Per ritrovare l’attaccante di Torre Annunziata che esulta bisogna tornare al 22 dicembre scorso, ghiacciaia di San Siro, rete del vantaggio sull’Inter con una splendida “puntata” ad anticipare l’uscita di Handanovic. I tifosi, a dir la verità, non hanno dimenticato il gesto «zitti tutti» loro rivolto da Immobile. Però gli errori si possono perdonare. E poi l’obiettivo è comune: salvare il Grifone. Dopo una caduta è necessario ripartire, le voci di mercato e la corte serrata della Juve non ha certo aiutato. Però Immobile ha la chance, da qui a fine campionato, di ritrovare quel ritmo avuto fino a dicembre: 5 gol, non certo un ritmo da bomber straordinario ma comunque un numero interessante per un 22enne alla prima vera stagione di serie A. In mezzo c’è stato anche un cambio di modulo, motivato anche dal rendimento non certo convincente in coppia con Borriello del capocannoniere dell’ultima serie B. «So quanto ci tengano i tifosi e spero disegnare una rete nel derby di ritorno che valga la vittoria», ha promesso qualche settimana fa agli studenti del liceo D’Oria. Quello dell’andata, proprio sotto la Nord, è finito presto nel dimenticatoio, troppo amara quella serata. Alla nuova sfida mancano un paio di partite, c’è soprattutto quella con il Siena che può essere crocevia della stagione rossoblù. Servono quei gol che mancano da tante settimane. Quelli di Immobile, ieri sera impegnato con l’Under 21, match nel quale è subito andato a segno. È atteso a Pegli per la metà della prossima settimana insieme a Bertolacci dopo la gara con l’Ucraina. Quelli di Jankovic, appena rientrato dopo tre mesi trascorsi a dividersi tra piscina, centro Riattiva e palestra per battere la pubalgia. «Finalmente sono tornato, ora voglio dare tutto fino alla fine per aiutare il Genoa», ha confidato dopo l’assaggio di gara contro il Milan. In campo nella ripresa anche contro la Fiorentina, l’assist per il gol di Antonelli ma soprattutto la voglia di riprendere quel discorso interrotto lo scorso 2 dicembre, rete che illude il Genoa nel vano inseguimento al Chievo in uno dei tanti match persi al Ferraris nella prima parte della stagione. Tanto, troppo tempo per uno che l’anno scorso ne fece sei, uno dei quali al Cagliari in uno stadio Rigamonti di Brescia completamente deserto. Su punizione, un gol decisivo per la salvezza del Grifone. Quello che servirebbe già tra una settimana, con il serbo che è uno dei candidati alla sostituzione dello squalificato Bertolacci.

    La sfida al Siena potrebbe essere quella “buona” anche per capitan Rossi. Uno che sottoporta si è sempre fatto trovare pronto, con gli inserimenti in area a sfruttare il minimo errore degli avversari. L’anno scorso ne fece quattro, in questa stagione non si è ancora sbloccato. Serve un gol, anche per lasciarsi alle spalle i problemi di un fastidioso infortunio.Vale anche per Floro Flores, che non vede l’ora di rientrare e sbloccarsi.

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