È arrivato il momento delle primarie di sinistra al Genoa. Oggi alle urne, rifinitura al Signorini, davanti ai tifosi. Ma le intenzioni di voto si sono sviluppate nei giorni scorsi, tra porte aperte e chiuse, anche nelle riflessioni del ritiro anticipato, da ieri sera, ad Arenzano. Antonelli infortunato, Moretti squalificato, il ruolo di terzino sulla mancina sguarnito. Allora, contro il Chievo, Gigi Del Neri chiamato a trovare una soluzione d’emergenza per quella posizione, da cui con effetto domino discende il resto dell’impostazione tattica della squadra. E l’ultima idea è lo spostamento sull’altra fascia per Sampirisi.

 

Flashback, a mercoledì, sul sintetico di Voltri: la prova di arretramento per Vargas. Ipotesi accreditata, ma ci sono controindicazioni che il tecnico di Aquileia sta considerando. In primo luogo, il fatto che il peruviano non abbia più molta dimestichezza con la linea arretrata. Nella Fiorentina, così come nelle uscite genoane finora, si è condolidato come esterno alto. E nella Nazionale sudamericana, semmai, è stato impiegato da interno di centrocampo, mezzala sinistra.

 

Inoltre l’utilizzo da terzino di Vargas, che non è al top della forma, comporterebbe altri accorgimenti per la sua propensione alla spinta. Quindi l’allenatore potrebbe passare a una sorta di albero di Natale: 4-3-2-1, Seymour mediano a sinistra, per coprire immediatamente gli avanzamenti del peruviano. Inoltre Del Neri ha dichiarato di aver visto buon equilibrio nello schieramento proposto a Bergamo, il 4-1-4-1, capace di migliorare sensibilmente il rendimento di elementi quali Tozser (schermo davanti alla difesa) e Bertolacci (primo centrocampista incursore).

 

Allora, altra soluzione e altro flashback, ancor più indietro: minuti finali contro l’Atalanta, Grifone già in inferiorità numerica, a fare il terzino sinistro va Rossi (il quale ieri si è allenato in gruppo regolarmente, come Jankovic, mentre Piscitella è rimasto fermo per contusione al quadricipite e non sarà convocato). L’ipotesi che permetterebbe a Del Neri di cambiare meno rispetto a Bergamo, tuttavia il capitano è ancora a corto di preparazione, dovrebbe andare in panchina in avvio, e lo stesso allenatore ha spiegato che in quella posizione il numero 7 non è a suo agio. Piuttosto, giovedì è stato schierato da terzino destro.

 

Mentre a sinistra, nell’altro undici, c’era Canini. Siamo alla soluzione del terzo tipo, con un centrale prestato al ruolo, l’ex Cagliari oppure Bovo. Quanto a quest’ultimo, c’è anche l’aspetto delle difficoltà psicologiche del post-derby e metterlo in posizione in cui è ancor meno “tranquillo” potrebbe complicare ulteriormente le cose.

 

Mentre Canini era stato provato da esterno della difesa a quattro anche a Coccaglio, nel ritiro prima dell’Atalanta. A destra, però. E giovedì, davanti ad alcuni sprint di Melazzi e in alcune fasi di impostazione, il destro Canini è andato un po’ in difficoltà su lato sinistro. Ecco quindi che si è fatta avanti la soluzione di “quarta generazione”, con la collocazione a sinistra di Sampirisi (e Canini, o Bovo, a destra).

 

L’Under 21 era stato utilizzato su quella corsia, per uno spezzone di gara, da Marino a Palermo nella scorsa stagione. E più che altro, nato centrocampista, era stato impostato in tale ruolo nelle giovanili del Milan, acquisendo dimestichezza, in alcune occasioni, anche nella Primavera del Genoa. Ora viene il Chievo e le primarie di sinistra del Genoa potrebbero premiare il più giovane.