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  • Genoa, errori arbitrali:| Dire basta, ma dirlo subito

    Genoa, errori arbitrali:| Dire basta, ma dirlo subito

    Meglio prevenire che curare. Perché oggi, quando il mondo va tutto di corsa, i lussi veri che ci restano sono due: la prevenzione e il tempo libero. Partiamo dal primo. È la terza giornata di campionato, ma l’allarme è meglio lanciarlo subito. Prevenzione, appunto. C’è Parma-Genoa, arbitra (il solito) Rizzoli, quello di Genoa-Fiorentina, due campionati fa. Zaccardo colpisce il pallone di mano, in area, evitando che il cross di Rafinha finisca sulla testa di Mesto. Zaccardo è già ammonito, il regolamento è chiaro,«se un fallo di mano interrompe un’efficace azione d’attacco» è giallo. Mica solo in area, anche a centrocampo. Rizzoli vede tutto, infatti concede il rigore. Rizzoli dimentica tutto, perché il regolamento deve conoscerlo, non può non applicarlo. No, non c’è neppure l’alibi della fretta, quella che lascia l’ombra del dubbio. Chiaro? Zaccardo andava ammonito ed espulso. Per il Genoa significava passare in vantaggio e aprire lo scenario di un’ora giocata in superiorità numerica. Che poi sia stato Zaccardo a fare 1-1 fa ancora salire di più la “carogna”. Rizzoli non voleva infierire? Sinceramente, chi se ne frega. E se la polemica, la stessa aperta la settimana scorsa per i due gol in fuorigioco della Juventus, ha il sapore del campanilismo, noi concediamo il bis: chi se ne frega, due. Genova deve essere ascoltata, noi ci saremo. Qualcosa inventeremo, sicuri. Lo faremo subito, prima della quarta giornata, in programma mercoledì. Certi dossier vecchio stile, quelli che la Provincia raccoglieva contro la Vecchia Signora e l’allegra compagnia? Poco efficace, fuori moda. E comunque Genova (per la sua storia, per l’attuale forza delle sue squadre) Provincia non è. Qualcosa ci inventeremo e intanto diciamo che altri due episodi hanno caratterizzato la partita di Parma. Tranquilli, non ce li siamo dimenticati. Il gol di Paci era in fuorigioco e il gol fantasma di Marques è sembrato piuttosto un intervento in extremis di Eduardo. Comunque la moviola (in campo) avrebbe tolto anche questo dubbio. Datela agli arbitri, non per evitare le polemiche (chi se ne frega, tris), ma per evitare che ogni maledetta domenica le partite abbiano un risultato bugiardo. Che sia Parma, Udine, Cesena o Palermo. E allora tranquilli, qualcosa ci inventeremo. Ma passiamo dalla prevenzione al tempo libero. Sì, diamo più tempo libero all’arbitro Rizzoli, lasciamolo un po’ a casa.

    Per chiudere: a Parma si è visto un Genoa in crescita, alla faccia di chi voleva già mettere in croce Gasperini dopo il ko con il Chievo. A Parma si è visto un Genoa capace di reagire anche dopo l’1-1 di Zaccardo (ahi, ci risiamo). Un Genoa che trova Toni. Un attaccante così darà più continuità ai risultati rossoblù. Al Ferraris, ma soprattutto in trasferta. «Il vero Genoa si vedrà a ottobre», ha già spiegato il presidente Preziosi. Qualcosa di buono si è già visto a fine settembre. E pensare che siamo appena alla terza giornata.

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