Si avvicina il giorno di uno dei verdetti più importanti della stagione rossoblù. Questa volta però il campo non c'entra: l'attenzione si sposta nelle aule della giustizia sportiva. Il club di Preziosi ha infatti presentato ricorso per l'ingiusta espulsione di Rodrigo Palacio. All'argentino sono state assegnate due giornate di squalifica per quel vamos cagon! rivolto a Moretti, finalizzato a caricare il compagno troppo 'timido' durante il match contro l'Udinese. La vicenda è andata esattamente in questo modo: se sono accorti tutti, sia in campo che sulle panchine. Tutti tranne il signor Tagliavento. L'arbitro della sfida, sentita la frase, si è girato e ha sventolato il cartellino rosso in faccia ad un esterrefatto Palacio. L'arbitro ha sbagliato, e la giustizia, normalmente, dovrebbe agire annullando una sanzione che già ha penalizzato i rossoblù lasciandoli in nove per oltre 50 minuti al 'Friuli'.

La giustizia sportiva però è tutt'altra cosa: prevale sempre l'idea di non creare un precedente pericoloso, anche se tutti in questo caso concordano sul fatto che Palacio sia assolutamente innocente. Domani o al massimo venerdì arriverà il verdetto, che influirà in maniera decisiva sulla salvezza rossoblù. Contro il Palermo c'è bisogno di un punto; De Canio dovrà già a fare a meno di Kucka, e presentarsi a Marassi senza mister 19 gol sarebbe oltre che ingiusto anche deleterio. L'incubo retrocessione insegue ancora il Grifone. Svegliarsi domenica sera e non avere al proprio fianco il miglior giocatore della stagione potrebbe deprimere ancora di più una squadra che ha un unico modo per uscire dalla crisi: fare un punto e chiudere in fretta questa stagione maledetta. La giustizia farà il suo corso e delibererà: il Vecchio balordo vigila con il fiato sospeso.