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  • Genoa, il ritorno di Rubinho: 'Che bello essere di nuovo qui'

    Genoa, il ritorno di Rubinho: 'Che bello essere di nuovo qui'

    • Marco Tripodi
    A quasi otto anni di distanza le strade di Rubinho e del Genoa sono tornate ad incrociarsi.

    Una scelta, quella operata dal Grifone di puntare sull'ex portiere di Palermo e Juventus come vice Lamanna in attesa del recupero di Perin, dettata anche da ragioni di cuore e non soltanto tecniche, come conferma lo stesso giocatore: "Dal primo minuto sono stato contentissimo di questa opportunità - ha dichiarato Rubinho durante la presentazione alla stampa di oggi pomeriggio - Sembra quasi che il tempo non sia passato. Ho ritrovato persone a cui voglio bene e un gruppo con la voglia di riprendersi e di lavorare al massimo. Il giorno dopo che Mattia si era fatto male, ho visto il messaggio di Fabrizio Preziosi sul telefonino. Non c’è stato bisogno di parlargli, avevo capito quel che stava per accadere. Ho provato una gioia impressionante. Da una parte ero triste per quello che era successo a Mattia, dall’altra mi si allargava il cuore per la prospettiva del ritorno".

    Compagno di squadra di Juric ai tempi in cui il croato ancora correva sul campo, Rubinho ora si ritrova il pirata dalmata come tecnico: "Ivan - ha proseguito il brasiliano - era un allenatore in campo, ha solo qualche capello bianco in più. È stato bello rivederlo dopo tanti anni”.

    Sulla sua esperienza vittoriosa ma avara di presenze alla Juve ha detto: "Credo di aver imparato molto alla Juventus. Ho vissuto belle cose all’interno dello spogliatoio e le voglio mettere a disposizione della squadra. La ricetta per uscire da questa situazione è lavorare e imparare degli errori. Non è mai tempo sprecato, le lezioni del passato vanno sfruttate. Sta a noi insistere sui piccoli dettagli che fanno la differenza. Dobbiamo dimostrare pazienza e aspettare. Sono convinto che un ritorno alla vittoria cambierebbe le cose".

    Non mancano parole d'affetto ed incoraggiamento nei confronti di Perin: "Con Mattia - racconta ancora Rubinho - ci eravamo visti nel ritiro a Roma la scorsa settimana. Abbiamo parlato per un po’. Ora è meglio lasciarlo tranquillo per concentrarsi sulla guarigione e sul recupero. Farà di tutto per tornare più forte e sereno”.

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