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  • Genoa, in due mesi squalifiche e partenze cambiano volto al Grifone

    Genoa, in due mesi squalifiche e partenze cambiano volto al Grifone

    • Marco Tripodi
    Neanche due mesi dopo il suo esonero, Ivan Juric ha fatto ritorno al capezzale di un Genoa sempre più moribondo.

    Le difficoltà per il tecnico balcanico non mancano e non sono soltanto legate alle carenze tecniche e mentali di un organico in palese difficoltà da tempo.  
    Nonostante in queste otto settimane di lontananza da Pegli il calciomercato fosse chiuso, la squadra che si ripresenta dinnanzi a Juric sarà molto diversa da quella salutata a Pescara lo scorso 16 febbraio.

    Tra squalifiche e partenze, infatti, il tecnico dovrà fare a meno fino a fine stagione di tre importanti pedine, una per reparto. L'ultima defezione in ordine cronologico è quella di Armando Izzo, colonna difensiva incappata nelle maglie della giustizia sportiva. Prima di lui anche Mauricio Pinilla era stato fermato a lungo, cinque giornate, per questioni disciplinari. Poco importa se in questo caso le motivazioni siano strettamente legate a fattori di campo. La sostanza è che il cileno rientrerà soltanto nelle ultime tre partite, privando Juric nel frattempo di un'importante alternativa in attacco.

    A centrocampo c'è stata infine la partenza a sorpresa di Edenilson che ad inizio aprile ha deciso di far anticipatamente ritorno in patria. Il laterale, proprio con Juric, aveva avuto modo di esprimersi al meglio ed in lui l'allenatore contava molto per alternare gli interpreti sulle fasce.

    A fronte di tre assenze, però, Juric può sorridere per il rientro di Veloso, praticamente fermo da metà dicembre. Proprio con il suo infortunio, nella gara interna con il Palermo, iniziò il tracollo rossoblu. Chissà che il suo definitivo ritorno non coincida ora con la rinascita del Grifone.

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