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  • Genoa-Juve, le pagelle di CM: Dybala da 10, male Alex Sandro. Pandev eterno
Genoa-Juve, le pagelle di CM: Dybala da 10, male Alex Sandro. Pandev eterno

Genoa-Juve, le pagelle di CM: Dybala da 10, male Alex Sandro. Pandev eterno

  • Marco Tripodi e Nicola Balice

Un avvio che sembra mostrare il replay della passata stagione, poi la Juve si rialza e rimonta il Genoa. Bianconeri però spezzati in due tra la fase difensiva (assolutamente da rivedere) e quella offensiva, a tratti straripante anche senza i nuovi acquisti. Dybala col numero dieci è totale.

Genoa-Juventus 2-4

GENOA:


Perin 6,5 incolpevole sui primi tre gol, meno sul quarto. Per il resto ottimi interventi sia in avvio di partita, sulla testata di Higuain, che ad un soffio dall'intervallo quando compie un doppio miracolo su Dybala e Mandzukic. 


Gentiletti 6: tiene la posizione con ordine, destreggiando bene su Higuian ma non facendo altrettanto quando a puntarlo è Dybala.. 

Rossettini 6: nonostante le quattro reti incassate dal Genoa, dirige la difesa rossoblù non tremando dinnanzi ai mostri bianconeri. Cosa che non basta per impedire la sconfitta.

Biraschi 6,5: il meno peggio della retroguardia rossoblu. Sbroglia un paio di situazioni complicate e corre fino al 94'. 

Lazovic 5,5: vince il duello con Alex Sandro, superandolo in velocità con una facilità quasi imbarazzante. Dopo aver salvato un gol sui piedi di Mandzukic, causa l'ingenuo rigore del pareggio sull'angolo susseguente, rendendosi involontario protagonista dell'episodio che cambia l'incontro.

Bertolacci 6: ancora un po' indietro di condizione, compensa la carenza di fiato con fisico ed esperienza.

Veloso 5,5: soliti ritmi compassati ma tutte le manovre del Grifone passano per i suoi piedi. Difetta di mira quando va a concludere, spedendo in gradinata un paio di tiri e qualche punizione.

Laxalt 5: si fa piccionare da Cuadrado in occasione del vantaggio juventino macchiando indelebilmente una prestazione che fino a quel momento era stata più che sufficiente.

Taarabt 5: prova incolore quella del marocchino che non lascia segno sulla gara. Forse rispetta anche troppo i dettami di Juric dimostrandosi addirittura più utile in fase di ripiegamento che in quella offensiva.
(dal 51' Palladino 5,5: dentro a inizio ripresa, si vede solo all'84' quando impegna Buffon nell'unica parata di giornata).

Galabinov 6: Juric gli aveva chiesto il gol e lui ha risposto presente realizzando con freddezza glaciale il rigore del raddoppio, dopo esserlo procurato. Fallisce il colpo del 3-1 facendosi rimontare da Lichtsteiner. Dopo anni di gavetta tra Serie B e C deve crescere parecchio.
(dal 73' Centurion 5,5: secondo debutto in rossoblu senza particolari spunti per quello che Roby Baggio considera il suo erede).

Pandev 7: disegna calcio per un'ora abbondante, riportando indietro il proprio orologio biologico di almeno sette anni. Incredibile l'agilità con cui semina gli avversari nell'azione che porta all'autogol di Pjanic. Cala inevitabilmente alla distanza.
(dal 78' Lapadula 6: due palle buone in poco più di un quarto d'ora. Ma non riesce a finalizzarle).

All. Juric 6: per dieci minuti, quelli iniziali, rivive il sogno di replicare l'impresa di nove mesi fa ma Dybala e Cuadrado lo riportano presto alla realtà. Resta il rammarico per non aver raccolto punti nonostante una gara buona al cospetto di una Juventus sottotono. Lo spirito c'è, mancano alcuni uomini chiave, sperando in piacevoli novità dal mercato.


JUVENTUS

BUFFON 6: niente da fare sui gol, si limita all'ordinaria amministrazione.

LICHTSTEINER 5.5: spesso in affanno quando viene puntato, ma trova una chiusura decisiva su Galabinov lanciato in contropiede da Pandev (74' BARZAGLI 6: controlla e gestisce).

RUGANI 5: la leggerezza che regala il rigore a Galabinov (partito in fuorigioco) è grave.

CHIELLINI 5.5: troppo molle e parecchio sfortunato in occasione dell'autogol di Pjanic, finisce per dover rattoppare falle lasciate da altri.

ALEX SANDRO 5: viene superato con irrisoria facilità da Pandev dopo una manciata di secondi, in assoluto c'è la sua complicità nella giornata di grazia del macedone. Cresce alla distanza, ma da li ci si aspetta sempre di più.

PJANIC 6: goffo quanto sfortunato quando infila Buffon, ha il merito di suonare la carica per primo. Quella dell'ammonizione evitabile, è una condanna che continua ad accompagnarlo e lo condiziona per troppo tempo. Chiede il cambio, un eventuale infortunio sarebbe un grosso problema (81' BENTANCUR ng: esordio ufficiale per lui, Allegri si fida senza ricorrere al più navigato Sturaro) .

KHEDIRA 5: non si vede e non si sente, evidentemente non è ancora lui (58' MATUIDI 6.5: positivo il suo impatto nella partita, porta dinamismo).

CUADRADO 6.5: quando accelera potrebbe spaccare in due la difesa genoana, finisce per fare sempre o quasi la scelta sbagliata. La giocata del 2-3 cancella un'ora disastrosa, i suoi gol continuano a valere tre punti.

DYBALA 8: sei gol in tre partite col numero dieci sulle spalle, si prende tutte le responsabilità e trascina la Juve nei momenti di difficoltà. Quando decide di nascondere la palla, è una gioia per gli occhi: fa quello che vuole, che poi è sempre quello che serve alla Juve.

MANDZUKIC 7: non sempre lucido, sa però farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, se Lazovic non lo avesse stoppato sarebbe stato suo il gol del 2-2. La palla per Cuadrado è una perla.

HIGUAIN 6: sbaglia più del dovuto negli ultimi venti metri, a conti fatti è però lui il regista aggiunto di questa Juve, lavorando di sponda e spalle alla porta per aprire varchi ai suoi compagni.

 

All. ALLEGRI 6: un'altra falsa partenza a Marassi col Genoa, questa volta rimediata per tempo. La Juve di questo primissimo capitolo stagionale è assolutamente spezzata in due: in costante difficoltà contro chiunque se c'è da difendere, potenzialmente devastante quando attacca. I 90 minuti in panchina di Douglas Costa e, per la seconda volta, Bernardeschi faranno comunque discutere.

@NicolaBalice


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