La giustizia sportiva è spietata per una bestemmia in campo? La chiesa sarebbe più misericordiosa. Parola di don Andrea Gallo, che sarà pure giudice di parte (è genoano da sempre) ma parla di teologia con competenza da prete. E sentenzia: il giudice ha esagerato.

'Una bestemmia è sicuramente deprecabile - premette -, ma quattro giornate sono sproporzionate. Primo, perchè la responsabilità civile e quella morale sono personali, mentre così si va a colpire la squadra. E secondo perchè tutto va contestualizzato. Anche per la religione cattolica la bestemmia è peccato mortale solo se è pronunciata o pensata, come dicono i testi di teologia, con piena avvertenza e deliberato consiglio. Ovvero se si bestemmia con il preciso scopo di offendere Dio'.

(Il Secolo XIX)