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  • Genoa, l'acquisto di Simeone spacca il River Plate: 'Dovevamo venderlo al Milan'

    Genoa, l'acquisto di Simeone spacca il River Plate: 'Dovevamo venderlo al Milan'

    • Marco Tripodi
    La notizia trapelata negli ultimissimi giorni di mercato dell'acquisto da parte del Genoa della seconda ed ultima parte del cartellino di Giovanni Simeone ha creato una vera e propria spaccatura all'interno della dirigenza del River Plate, il club di provenienza del Cholito.

    Nel corso dell'ultima assemblea dei soci, alcuni componenti del consiglio direttivo si sono scagliati contro il presidente dei milionarios Rodolfo D'Onofrio, reo a loro parere di aver letteralmente svenduto uno dei gioielli più preziosi del club, incassando poco più di 5 milioni di euro (tre la scorsa estate e 2,1 a gennaio) da un giocatore che ha tutte le potenzialità per diventare un craque: "Perché non si è aspettato ancora un po' per venderlo tutto - ha chiesto Jorge Sonzogni, uno dei consiglieri societari - visto che già ci sono club come il Milan che si sono interessati a lui e la sua valutazione è già oltre i 10 milioni?".

    La notizia è stata ripresa dal Secolo XIX che ha anche riportato la replica del numero uno del club di Buenos Aires, il quale si è difeso sostenendo che la cessione di Simeone si è resa necessaria per far quadrare i conti e dopo che la scorsa estate sia l'allenatore Marcelo Gallardo che il direttore sportivo Enzo Francescoli avevano definito sacrificabile il giovane centravanti.

    Ora che al Genoa sono già pervenute e rispedite al mittente offerte di poco inferiori ai 20 milioni di euro, al River c'è già chi si sta mangiando le mani.

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