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  • Genoamania: Simeone, cronaca di una cessione annunciata

    Genoamania: Simeone, cronaca di una cessione annunciata

    • Marco Tripodi
    L'addio di Simeone è un film già visto. Anche troppe volte, per la verità.

    Già a gennaio, del resto, si era capito come il finale della storia tra il Cholito ed il Grifone fosse già scritto da uno sceneggiatore privo di originalità. Troppo allettante per la dirigenza rossoblù l'idea di realizzare una grassa plusvalenza con un ragazzo pagato appena 5 milioni pochi mesi prima.

    ADDII IN SERIE - ​Abituato ormai da anni a convivere con questa politica del valorizzare per poi monetizzare, il tifoso genoano sembra quasi rassegnato ogni stagione a veder partire gli idoli più amati dalla folla. Gli ultimi in ordine di tempo erano stati Rincon e Pavoletti ad inizio anno, ma l'elenco di beniamini rossoblu sacrificati sull'altare del calciomercato il nome del bilancio è una lista più lunga del cast di un kolossal hollywoodiano.
    Una lista che potrebbe addirittura allungarsi già nei prossimi giorni (leggi alla voce Laxalt), per poi reiterarsi anche a gennaio, almeno che nel frattempo non cambi veramente qualcosa al vertice del club più antico d'Italia.

    CAMBIO URGENTE - In fondo quello che i tifosi del Genoa sperano da un eventuale nuova presidenza non è tanto l'arrivo di fenomeni che difficilmente potranno vestire il rossoblù, quanto piuttosto la modifica di una mentalità che dopo tanti anni ancora si fatica a digerire.
    Se Preziosi ha un merito indiscutibile è sicuramente quello di saper scovare talenti in giro per il mondo o quantomeno di circondarsi di persone in grado di farlo per suo conto. Viceversa, la più grave mancanza del Joker è quella di non aver mai permesso al popolo rossoblu di sognare grazie ad essi.

    CONSEGUENZE - Ne deriva inevitabilmente che se nelle prossime settimane il tanto proclamato passaggio di mani presidenziale non dovesse avvenire, tra sei mesi ci troveremo di nuovo nella stessa situazione già vissuta troppe volte. Per quante plusvalenze si facciano, per quanti buoni affari in uscita si riescano a concludere, le casse societarie rossoblu siamo certi saranno ancora in perenne debito di ossigeno.

    Resta solo da capire chi sarà il prossimo a lasciare Pegli. Anche se l'elenco dei candidati, a questo punto, non è poi così copioso.

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