Incredibile ma vero,  il Genoa è ancora in corsa per la salvezza. Alle 20 di sabato tutto sembrava perduto. Il pareggio all’ultima spiaggia contro l’Atalanta aveva fatto scendere il buio su Ballardini e sul Grifone. Poi è arrivata la domenica, una di quelle in cui non vuoi ascoltare la radio, spegni la televisione e vorresti solamente addormentarti e svegliarti con buone notizie. Chi è riuscito nell’impresa ha avuto un risveglio dolcissimo con il Siena che perde in casa e il Palermo che trova un punticino ben oltre al novantesimo. Nella giornata in cui tutto doveva finire, tutto è ripartito grazie ai regali degli altri.

Ora è il momento di svegliarsi e di non lasciare più la palla in mano agli avversari. Domenica il Genoa ha l’occasione di tornare ad essere padrone del proprio destino, un lusso dopo i novanta minuti contro l’Atalanta. Un regalo da sfruttare tornando alla vittoria dopo due mesi. Non basta un punto, perché il calendario delle altre è difficile ma se non ci si sveglia subito si rischia di non riuscire più a salire sul treno giusto. Gufare è servito a rimanere a  galla ma se non si nuota sarà difficile non annegare.

Il momento è difficile, lo spogliatoio è caldissimo, il presidente Preziosi richiama all’ordine ma due giorni dopo volano scintille in un normale allenamento. Difficile pensare che questo clima sia figlio della tensione pre partita, più facile presupporre che qualcosa a Pegli si sia rotto. Sospetti che devono rimanere tali perché a questo punto manca un  mese alla fine e prima di far esplodere la rabbia dei tifosi sarà meglio salvare quello che resta e poi rifondare tutto. I gufi hanno fatto il loro sporco lavoro, ora servono i punti e sarà il Grifone a doverli fare sul campo.