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  • Genoamania:| Bentornato Kucka

    Genoamania:| Bentornato Kucka

    Cinque partite per un totale di quattrocentocinquanta minuti giocati. Juraj Kucka è l'unico giocatore di movimento del Genoa ad essere stato in campo sempre, senza mai essere sostituito o aver in qualche modo visto la panchina da vicino. Per lui, non molto abituato a festeggiare a livello personale, anche un gol contro il Catania. I numeri e non solo dicono che Juraj Kucka è tornato, e che il Genoa non può prescindere dalla sua presenza in campo. A Udine proverà ad esserci nonostante i tanti minuti accumulati anche in questa durissima settimana e una caviglia in disordine.

    Trascinatore lo è quasi per natura, perché con quel fisico e quella voglia di sfondare non potrebbe essere altrimenti. Il cingolato rossoblù è tornato ad arare i campi di tutti Italia, spaventando gli avversari con la sua potenza. Kucka però, come già si era visto nei primi sei mesi della sua esperienza italica, non è solo gambe e polmoni. Lo slovacco è giocatore vero, capace di murare gli avversari e ripartire veloce con progressioni devastanti che spaccano in due le squadre. Gigi De Canio tutto questo lo ha capito e mai lo ha tolto dal campo. Semplicemente perché nella rosa del Genoa, e in tante altre in serie A, non c'è un giocatore come lui. Così Kucka si è ripreso la Genova rossoblù lasciandosi alle spalle i primi mesi del campionato scorso.

    Il centrocampista, opzionato e praticamente comprato dall'Inter, è rimasto infatti scottato e non poco da quella storia trascinatasi fino a gennaio. Con Malesani in panchina sembrava quasi impaurito: colpa dell'Inter, che continuava a sedurlo per poi abbandonarlo definitivamente. Da lì è partita la riscossa; con il fantasma dei nerazzurri sparito, Kucka dava segnali di risveglio già alla fine della scorsa stagione. Oggi è tornato quello dirompente dei primi mesi in Italia. Una scoperta che Preziosi fece quando davvero nessuno conosceva questo carrarmato slovacco, capace di far innamorare, arrabbiare e nuovamente innamorare i tifosi rossoblù. La prossima volta che una grande si farà sotto magari non ci penserà, memore di quella volta che l'Inter lo snobbò.

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