Dieci anni di presidenza festeggiati nel migliore dei modi possibili. Enrico Preziosi non ha voluto farsi mancare i regali in una giornata importante per lui e per tutto il Genoa. In ventiquattro ore sono andati a segno i colpi Lodi e Sapunaru, due che sono destinati a cambiare faccia al Grifone. Un regista e un terzino destro titolari, finalmente, perché durante la scorsa stagione a turno avevano provato un po’ tutti a colmare le due lacune, tutti con pochissimo successo. Arrivano due certezze che segnano una netta discontinuità con un passato recente fatto di scommesse quasi mai vinte.

Dopo due estati passate a fare da comprimario alle grandi, prendendosi le briciole, il presidente Preziosi è tornato a fare la voce grossa come qualche anno fa quando nel suo Genoa portò gente del calibro di Milito. Il tempo della succursale delle big è passato, il Grifone si è rimesso in proprio e non vuole più rischiare campionati da incubo. Il nuovo corso era partito in sordina: Delli Carri e Rosati hanno voluto prima conoscere le necessità della squadra, chiedendo consiglio al giovane Fabio Liverani e poi hanno accelerato per i due colpi che al momento fanno del Genoa, dopo la scatenata Juve di Marotta, la regina del mercato.

Sembra di essere tornati indietro di qualche anno quando i mesi estivi del Grifone regalavano grandi nomi ad una piazza che sognava ad occhi aperti. Il piano della dirigenza è chiaro: Liverani ha bisogno di aiuto e non può passare la sua prima esperienza in serie A a fare le nozze con i fichi secchi. Se il tecnico vuole un regista in grado di far girare la squadra bisogna accontentarlo. Per questo Lodi è stata la soluzione migliore, dopo Pirlo, in un ruolo complicatissimo da coprire.

Mancano ancora due mesi e Liverani ha bisogno ancora di altro. Il suo 4-3-3 non può prescindere da un grande bomber, Borriello, e da due ali vere: che sappiano volare e rifornire il centravanti di cross e assist. Santana è giocatore di livello ma non basterà. Preziosi lo sa e lavora in sordina per portare a Genova qualcuno che possa infiammare ancora di più i tifosi. Proprio come Lodi è necessario aspettare, quando tutto sembra fermo il Joker solitamente piazza la zampata. Zarate e Ricky Alvarez sembrano le classiche candidature destinate a fare da muro per nascondere il nome giusto. Avanti così Presidente, finalmente è tornato in sé.