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  • Genoamania:| C'è solo bisogno di tempo

    Genoamania:| C'è solo bisogno di tempo

    Altro giro, altro regalo. Il Genoa da trasferta anche a Palermo è stato ancora una volta strapazzato, nonostante un inizio promettente e i tre gol messi a segno. Meglio rispetto a Napoli e Cagliari, ma ancora non all'altezza delle aspettative lontano dal 'fortino' Marassi. Questa volta però le scusanti ci sono, e non sono da tralasciare. Marino ha dovuto ancora una volta inventare la difesa schierando l'esordiente in campionato Samprisi. L'assenza di Kaladze si fa sentire, quella di Dainelli pure: i due già dall'anno scorso erano punto forte di un reparto che con Ballardini era diventato solido e affidabile. Nonostante l'arrivo dell'ottimo Granqvist e del fenomenale Frey, il Genoa non si può permettere di fare a meno di due pedine di spessore non solo tecnico e fisico, ma - soprattutto nel caso del georgiano - anche di ordine mentale. Kaladze è leader nato, e questa caratteristica manca davvero tanto quando si abbandona Marassi.

    Nonostante le cinque sberle di Palermo, in cui ha influito e non poco anche la mancanza di Veloso una volta passati in vantaggio, il progetto Marino continua. Il tecnico sta dando un'impronta chiara alla squadra. Il diktat principale è di quelli che piacciono al presidente, e con una buona striscia di risultati potrebbe entrare anche nel cuore dei tifosi: fare un gol più degli altri. Il calciomercato di gennaio è tutto improntato su questa scelta: c'era bisogno di un bomber ed è arrivato Gilardino (da lui ora bisogna solo aspettarsi i gol, perché le prestazioni già ci sono). Biondini ha dato maggiore carica agonistica al centrocampo, Sculli grazie all'impegno e alla capacità di corsa può sgravare Palacio di alcuni obblighi difensivi. Non si parla invece di difensori, quelli arriveranno dall'infermeria. Visto che la prima regola è segnare un gol più degli altri, allora, è giusto guardare per prima cosa all'attacco, e qui davvero si può sognare.

    La coppia Gilardino-Palacio sembra avere già le intuizione giuste, e se l'ex viola non riesce a scuotere la rete l'argentino è tornato alla grande dall'infortunio, esultando tre volte in due partite. La coppia che tutti sognavano sta diventando realtà. Guardando le rose di tutta la serie A in pochi possono vantare due attaccanti di questa caratura: Marino lo sa, e ha deciso di abbandonare il 4-3-3 per non allontanare troppo 'el Trenza' dal suo gemello con il numero 82 sulla schiena. La sensazione è che questa squadra possa solo crescere, ma bisogna dargli il tempo non solo di recuperare alcune pedine, ma soprattutto di metabolizzare la nuova mentalità. Se quest'anno dovesse ancora una volta passare senza successi eclatanti (cosa alquanto probabile vista la classifica attuale), Preziosi dovrà fare lo sforzo per lui più arduo: confermare allenatore e gruppo. Questa è la rosa migliore che il Genoa abbia mai avuto da quando è in serie A, smantellarla e ricostruirla da zero sarebbe un delitto.

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