Procure e giustizia sportiva si abbattono sui rossoblù, in campo il calendario dice Juve. Il Genoa è pronto a lottare e a battere chiunque: il gruppo sembra essere rafforzato da tutto quello che gli sta succedendo attorno. Il derby dei veleni è stato in realtà una grossa bolla di sapone, i deferimenti a giocatori e membri della società per Genoa-Siena sono l'ennesimo tentativo di destabilizzare una piazza che è diventata il demone d'Italia. Il Grifone guarda, si arrabbia, si compatta e passa.

La procura di Genoa ha scoperto che la bomba ad orologeria chiamata derby è stata solamente una partita, chiede l'archiviazione ma ovviamente non si sogna neanche di chiedere scusa ai rossoblù, giocatori o società che sia. La giustizia sportiva deferisce un po' tutti per essersi levati le maglie ed essere stati al gioco dei tifosi. Il provvedimento sembra pazzesco, visto i precedenti in altri stadi, ma ancora una volta per il Genoa non c'è nessuna pietà. E ancora una volta non succederà niente. Se arriveranno squalifiche, tuttavia, i giocatori hanno già deciso che non scenderanno in campo. Contro tutti e tutto, perché la forza del Genoa è il suo gruppo.

Con questo spirito i rossoblù daranno la caccia alla Juventus. Perché è vero che Borriello o Immobile potranno essere decisivi, un po' come dovrà esserlo Frey oppure Jankovic nel doppio lavoro di attaccante e centrocampista, ma da soli non si va da nessuna parte. E allora De Canio compatta i suoi ragazzi e chiederà loro sacrifici enormi per strappare i tre punti a chi la parola sconfitta l'ha praticamente cancellata dalla sua memoria. In tanti stanno cercando di tarpare le ali al Grifone. Non ci riusciranno, perché come sempre il Genoa e la sua gente si dimostreranno più forti di tutto e di tutti.