C’è una sottile differenza tra una buona squadra che diventa sorpresa del campionato e una che promette di rimanere in alto a lungo. Questa differenza è rappresentata dalla presenza in campo di un campione che a queste latitudine si chiama sempre Diego. Da Milito a Perotti, sono loro a trasformare una squadra con delle potenzialità in una che può sognare l’Europa.

Pensateci bene, il primo Genoa da sogno di Gasperini era una squadra bella, divertente, coriacea, umile e consapevole dei suoi mezzi che però senza gli oltre venti gol del primo Diego, Milito, mai e poi mai sarebbe arrivata ad un soffio dalla Champions League. Adesso confrontiamolo con quello di oggi: meno bello forse ma più concreto e con un altro Diego, Perotti, a cambiare le carte in tavola ogni volta che tocca il pallone.

Un campione vero arrivato a Genova per 350 mila euro e che ora, come dicono i compagni, è leader perché in fin dei conti se gli passi il pallone lo metti in banca e spesso può ritornare con interessi speciali (assist e gol). Continuerà a giocare con la maglia rossoblù fino a fine stagione, o almeno queste sono le indiscrezioni che filtrano. Perché è un trascinatore e il Genoa non può prescindere da lui ma soprattutto perché Preziosi si è accorto che nei prossimi mesi la sua valutazione lieviterà. Venderlo ora sarebbe doppiamente sbagliato.