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  • Genoamania: dal Dall'Ara molte certezze e qualche nota dolente

    Genoamania: dal Dall'Ara molte certezze e qualche nota dolente

    • Marco Tripodi
    L'importante vittoria del Dall'Ara ha confermato diversi spunti già emersi nelle precedenti partite del Grifone, molti dei quali destinati probabilmente a ripetersi fino a fine stagione. 

    ASPETTI POSITIVI - Tra le indicazioni che fanno sorridere Juric e i tifosi c'è sicuramente il carattere di una squadra capace di imporsi anche su campo estremamente difficile come quello di Bologna. Aldilà del fatto di aver giocato per un tempo in superiorità numerica, già ad uomini pari il Genoa aveva comunque avuto opportunità migliori di un avversario che in casa aveva sempre vinto fin qui. Un atteggiamento che alla fine ha premiato i rossoblu liguri e che se, come è lecito aspettarsi, si riuscirà a mantenere per tutto l'anno consentirà a Burdisso e compagni di togliersi diverse soddisfazioni, anche a livello di classifica.
    Un'altra benevola conferma arriva dal Cholito. Già in gol sette giorni fa con il Pescara, Simeone si ripete in Emilia dopo aver colpito un palo incredibile a fine primo tempo. Il giovane argentino dimostra di avere grandi doti, dando ragione a chi ha creduto il lui in estate e a chi l'ha elogiato in settimana. Ma ha anche molti margini di miglioramento, soprattutto lontano dalla porta dove, come asserisce giustamente Juric, deve ancora crescere tanto. Nel frattempo rovina la festa di compleanno al Bologna, che proprio oggi compie 107 anni, e non fa rimpiangere l'assente Pavoletti.
    Altro elemento convincente è rappresentato dalla difesa, sempre più affidabile e compatta domenica dopo domenica e vero reparto di forza di questa squadra. Fare gol al Grifone è impresa ardua, come ben sanno il Napoli e lo stesso Bologna, sempre in rete in campionato fino a ieri.

    ASPETTI NEGATIVI - Ma non tutte le note sono positive. E tra quelle dolenti rientra senza dubbio l'eccessivo nervosismo di una squadra che in sei gare ha già subito ben quattro espulsioni. Un dato, il peggiore di tutta la Serie A nonostante il Genoa abbia anche una partita in meno delle altre squadre, ulteriormente incrementato dalla cacciata di mister Juric ieri a fine primo tempo. Certamente l'arbitro Maresca ci ha messo del suo, facendosi scappare di mano una gara dura e tirata già di per sé. Ma l'atteggiamento del fischietto campano è anch'esso una conferma. La sua incapacità di tenere a freno il nervosismo dei protagonisti in campo, da una parte e dall'altra, è l'ennesima dimostrazione di ciò che i rossoblu avevano già avuto modo di notare contro Napoli e Pescara: molti arbitri, almeno quelli più giovani, non sembrano all'altezza della categoria e per una squadra come il Genoa che fa del dinamismo esasperato una delle sue caratteristiche peculiari non è certo una buona notizia. Il rischio è che questo dinamismo venga spesso scambiato in eccessiva foga inducendo il direttore di gara a sventolare cartellini come fossero fazzoletti bianchi durante una corrida.

    Sugli aspetti prettamente tattici e mentali Juric saprà certamente intervenire già durante la sosta. Per quel che concerne gli arbitri, invece, la speranza è che intervenga chi di dovere. 

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