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  • Genoamania:| Due certezze per sognare

    Genoamania:| Due certezze per sognare

    Pochi giorni alla fine di agosto, ed Enrico Preziosi è tornato ad essere il 're del mercato'. Dopo Frey, ecco Gilardino pronto a ricoprire quel ruolo di bomber da troppo tempo scoperto in casa rossoblù. E per queste due operazioni, che tornano a far sognare il popolo legato al Grifone, bisogna ringraziare il presidente Preziosi. Ancora una volta, dopo aver ripetuto fino a metà luglio che il mercato sarebbe stato impostato su semplici ritocchi, il primo tifoso non è riuscito a farsi da parte, e ha sganciato due bombe in poco più di quindici giorni.

    Con i due ex viola sotto la guida di Malesani si può tornare tranquillamente a sognare un posto tra le grandi. Non solo per la caratura dei singoli, ma perché con queste mosse il Genoa ha saputo imparare dai suoi errori. L'anno scorso di questi tempi i tifosi sognavo con gli acquisti di Veloso e Rafinha, solo per fare i due nomi più eclatanti, ma non si accorgevano che la spina dorsale della squadra era molto debole per poter tornare sui palcoscenici europei.

    Oggi i ruoli più importanti sono invece ricoperti da giocatori che uniscono talento ed esperienza, e che arrivano al 'Signorini' con una gran voglia di dimostrare quanto valgono. Così mentre Eduardo arrivò con alle spalle un grande Mondiale e poco più, oggi la porta si scopre blindata da quanto di meglio si può avere (ad esclusione di Julio Cesar, forse). A pochi decine di metri di distanza non c'è più alcuna scommessa da vincere, ma una realtà, un bomber vero, un ex campione del mondo, pronto a continuare a segnare caterve di gol per infiammare la Nord e riprendersi la Nazionale.

    Due colpi, quelli giusti nei posti giusti, alcune scommesse pronte ad essere vinte o perse senza intaccare di troppo il gruppo rossoblù, e capisaldi da cui questa squadra non può prescindere: Kucka e Palacio su tutti. Il cantiere Genoa è pronto a chiudere i battenti, a riaprirli potrebbe essere l'innesto di un altro campione (il sogno è Montolivo). L'importante a questo punto è che da Pegli non parte più nessuno.

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