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  • Genoamania: ecco perché il futuro di Simeone non sarà rossoblu
Genoamania: ecco perché il futuro di Simeone non sarà rossoblu

Genoamania: ecco perché il futuro di Simeone non sarà rossoblu

  • Marco Tripodi

Con il campionato e le coppe ferme per lasciar spazio alle nazionali, le chiacchiere pallonare di questi giorni si concentrano soprattutto sui temi legati al calciomercato.

 

Nonostante alla riapertura delle contrattazioni manchino infatti più di tre mesi e la stagione stia per entrare nella sua fase cruciale, dirigenti e procuratori stanno già tessendo le trame della campagna acquisti che verrà. E come al solito il tifoso del Genoa sembra quasi rassegnato a ciò che lo aspetta: la consueta girandola di nomi che salutano o arrivano sotto la Lanterna.

 

CATTIVE ABITUDINI - Del resto i dati emersi recentemente sull'instabilità del Grifone, capace di laurearsi squadra più movimentata d'Europa nell'ultimo quinquennio, la dicono lunga sul viavai che caratterizzerà anche l'estate 2017 dalle parti di Pegli.

Per ora i rumors attorno ai rossoblu sembrano concentrarsi soltanto sui possibili addii, aspetto dal quale, a cascata, dipenderà poi il mercato in entrata. Il nome più gettonato in questi giorni è senza dubbio quello di Giovanni Simeone, ultimo gioiello scovato dalla ditta Preziosi & C. Nonostante un periodo di appannamento, coinciso però con una fase di netta flessione di tutta la squadra, il Cholito continua a riscuotere molto successo tra i club di mezz'Italia e non solo.

 

Ad alimentare ulteriormente questi spifferi contribuisce in maniera decisiva anche il curriculum del presidente genoano, uno che negli anni ha dimostrato di non farsi prendere troppo dai sentimentalismi quanto si possono concludere dei buoni affari. E vendere un giocatore che appena un anno prima si è pagato 5 milioni ad oltre tre volte il prezzo d'acquisto è un'opportunità che difficilmente il plenipotenziario rossoblu si farà sfuggire.

 

NECESSITA' COSTANTE - Anche perché, come dimostrano altri dati appena resi noti, quelli sui conti societari, le casse del Genoa nonostante i molti sacrifici di questi anni sono tutt'altro che floride. Ciò significa che almeno un altro pezzo da novanta saluterà il Grifone a fine stagione. Ed indovinare chi sia non è poi molto difficile.

Possibili alternative a Simeone sul piede di partenza, al momento, non sembrano essercene. Perin è reduce dal terzo grave infortunio di una carriera ancora all'inizio e non è detto che si trovi facilmente qualcuno disposto a puntare forte su di lui. Su Izzo pende la spada di Damocle di una sentenza che rischia di troncargli la carriera, mentre Veloso ha ormai passato la propria età dell'oro e non pare molto intenzionato a muoversi da Genova.

 

COLPI DI SCENA – Insomma tutto dice che i prossimi due mesi saranno molto probabilmente gli ultimi che Simeone junior vivrà con la maglia del club più antico d'Italia. A meno che, per una volta, Preziosi non sorprenda tutti e decida di costruire una squadra che oltre ai conti tenga in considerazione anche il sentimento popolare. Oppure che il timone della società passi di mano a qualche ricco e facoltoso magnate. Due soluzioni opposte ma entrambe, per la verità, molto difficili da credere...

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