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  • Genoamania:| Eduardo e... mister Hyde

    Genoamania:| Eduardo e... mister Hyde

    • Matteo Oneto

    Arrivato durante la sfavillante campagna acquisti del presidente Preziosi, il portiere Eduardo è sembrato fin da subito un numero uno forte, solido e sicuro per sé e per la difesa che dovrà dirigere. Il Mondiale affrontato da protagonista assoluto è stata la prova che ha convinto Preziosi a puntare su di lui, scartando Sorrentino e lasciando partire lo scontento Amelia. I primi allenamenti a Neustift hanno confermato lo splendido momento di forma e le indubbie capacità. I compagni che lo vedevano tutti i giorni in allenamento scommettevano ad occhi chiusi su di lui, Toni e Ranocchia arrivarono a dichiararlo anche davanti ai microfoni e alla carta stampata.


    In amichevole tutto è filato liscio, anche ad Atene contro il Panathinaikos, nonostante qualche sbavatura e la sconfitta, il portiere portoghese non aveva dato adito a nessun ripensamento. La conferma è arrivata dieci giorni fa al primo impegno in serie A contro l'Udinese: qualche bella parata, uscite sempre precise e sicure, e la sensazione sempre più netta che il Genoa avesse davvero trovato il portiere per il presente e per il futuro. Poi sono arrivate le due partite con la Nazionale portoghese. Quattro gol presi contro Cipro, due per sua stessa ammissione causati da errori propri, ammessi con grande coraggio davanti ai cronisti.

    Ieri di nuovo in campo con la maglia del suo Paese. Palla nei piedi, e al momento del rilancio il crack: sfera lanciata inconsapevolmente all'attaccante norvegese e gol della sconfitta lusitana. Molti tifosi genoani iniziano ad essere preoccupati per il loro numero uno trasformista. Difficile pensare che in così tanti si siano sbagliati nel momento dell'acquisto; molto più probabile che siano capitate le classiche giornate storte, il che fa immaginare la difficile ripetizione di simili prestazioni con la maglia del Grifone. C'è da augurarsi che la Nazionale abbia lo stesso effetto che la pozione aveva sul Dr.Jekyll, in modo che Genova e la maglia rossoblù possano rappresentare per Eduardo il siero che riporta tutto alla normalità.


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