Il centrocampo continua ad essere l'enigma più grande in casa Genoa. L'arrivo di Miguel Veloso in estate e il ritorno a pieno ritmo dopo i tanti infortuni di Kharja dovevano chiudere definitivamente la questione. Ma prima Gasperini e poi Ballardini si sono dovuti confrontare con un reparto nevralgico lento, poco dinamico e sempre più legato alle idee di Omar Milanetto, dato addirittura per partente alla fine del mercato estivo. Da quando Ivan Juric ha appeso le scarpette al chiodo, il Genoa ha perso la sua guida in mezzo al campo, non in termini di piedi buoni o di tempi di gioco, ma sotto l'aspetto della grinta e del recupero palloni.

Quando in campo vengono schierati insieme Kharja, Veloso e Milanetto, la difesa soffre troppo: i tre non hanno le capacità atletiche per coprire la zona mediana e il solo Rossi, nonostante il grande impegno, non può correre per tutti. La cosa che più fa storcere il naso è che anche in possesso di palla i rossoblù appaiono lenti, macchinosi e con poche idee. Una soluzione va trovata il prima possibile: del resto domenica c'è il derby, la sfida che tutti attendono per il riscatto da una parte e dall'altra di Genova.

Houssine Kharja non verrà schierato: il tecnico pensava con lui di aver colmato il vuoto nel ruolo di trequartista ma così non è stato, e contro il Napoli oltre alla sostituzione sono arrivati copiosissimi i fischi di tutto lo stadio. Fischi che non sono piovuti su Veloso solamente perché il cambio è stato deciso e messo in pratica a fine primo tempo. Ballardini potrebbe mettere una pezza schierando il centrocampo a quattro, lo stesso di Gasperini, con i 'vecchi' Rossi e Milanetto in mezzo, e i terzini Criscito e Rafinha sulle fasce. Questa soluzione assicura dinamismo ma pochissimo estro offensivo.

Al di la di quello che succederà nel derby, è lampante come a fare la differenza sarà il mercato di gennaio. Veloso resterà a Genova a meno di clamorose offerte (che difficilmente arriveranno), mentre a cambiare aria sarà Kharja. Si parla di uno scambio con Blasi, giocatore dalla caratteristiche giuste ma che a Napoli non gioca da una vita. Altri nomi sul taccuino sono quelli di Mariga, Muntari e Kuzmanovic. Il presidente Preziosi sarà ancora una volta costretto a mettere mano al portafoglio, sperando che questa volta il nuovo arrivato sia all'altezza della situazione, altrimenti sarà ben difficile sperare in un campionato di medio-alta classifica.