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  • Genoamania: miracolo a Marassi

    Genoamania: miracolo a Marassi

    • Marco Tripodi

    Chi quest'oggi si aspettava un miracolo (sportivo) proveniente dallo stadio Luigi Ferraris di Genova è stato accontentato. A palesarsi, però, non è stato il prodigio che il sottoscritto temeva alla vigilia, ossia la vittoria di un'Inter in crisi da capace di risollevarsi di fronte al Grifone come in tanti hanno fatto in precedenza in questa stagione. Al contrario si è assistito ad un evento forse ancora più clamoroso: il successo dei rossoblu.

     

    SORTILEGIO SPEZZATO - Può sembrare poca cosa ma non lo è, visto che erano quasi cinque mesi, precisamente dal 15 dicembre scorso, che Burdisso e compagni non riuscivano ad espugnare quello che dovrebbe essere il loro fortino.

     

    La sofferta, e non poteva essere diversamente, vittoria sui nerazzurri ha un altissimo valore anche e soprattutto per come è maturata. L'impressione generale è che nonostante la matematica dica che il Genoa non sia ancora al sicuro, i rischi maggiori siano ormai alle spalle. Certo, ci sarà da patire ancora un po'. Eppure, pensando a come sarebbero potuto andare le cose se ad un soffio dal 90' Candreva non si fosse fatto ipnotizzare da Lamanna, c'è da essere molto più che soddisfatti. Un pareggio dell'Inter, a quel punto della sfida, avrebbe avuto infatti il sapore atroce di una retrocessione quasi scontata.

    Se quel rigore, che definire generoso è un eufemismo, fosse finito in rete, sulla testa di un Grifone già a pezzi psicologicamente si sarebbe abbattuta una mazzata ferale, difficilmente rimediabile nei restanti tre turni del torneo. Non vincere all'ultimo istante una gara come quella di oggi, dopo aver fatto altrettanto contro Chievo e Lazio, avrebbe fatto sciogliere come granita al sole l'esile autostima dei rossoblu, aumentando viceversa le paure di un gruppo da troppo tempo sull'orlo di una crisi di nervi.

     

    DEA BENDATA - Per una volta però, quella fortuna che in troppi casi aveva voltato le spalle ai genoani, ha voluto finalmente premiare i ragazzi di Juric, regalandogli un successo che rappresenta qualcosa di poco meno di una sentenza.

     

    AMMAZZAGRANDI - L'altro dato, clamoroso e contraddittorio, che è emerso nella gara di oggi è che dopo Milan e Juventus la traballante banda di Juric è riuscita nell'impresa tutt'altro che ordinaria di superare nella stesso campionato anche l'altra classica grande squadra del campionato italiano. Un record che forse lascia il tempo che trova ma che di sicuro aumenta nei tifosi rossoblu i rimpianti per una stagione che con pochi accorgimenti avrebbe potuto avere un altro destino.


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