La vittoria di Roma ha un indiscusso uomo copertina: Marco Borriello. Lui, il 'bel player', con un solo tiro ha battuto la Lazio e regalato tre punti di straordinaria sostanza al Genoa. Nel suo ex stadio Borriello è tornato ad essere corteggiato da microfoni e giornalisti come non gli succedeva da tempo. Il bomber di ritorno però non ha voluto parlare troppo: poche frasi, anche un po' scontate, perché adesso per lui esiste solo il campo. Idea giustissima e di cui sicuramente beneficerà non solo il giocatore ma tutta la squadra.

Quando si vince 1-0 fuori dalle mura amiche, soffrendo per oltre 90 minuti, la copertina non può che andare al bomber di turno. Giusto così, e chi gli ha guardato le spalle, magari abituato, non se ne cura; anzi, festeggia per un attaccante ritrovato e quei tre punti fondamentali messi in classifica. A guardare le spalle a tutti, e non solo a guardarle, ci ha pensato ancora una volta Frey. Se Borriello ha segnato l'unico gol nell'unica occasione costruita, il portierone francese ha avuto ben più da fare respingendo i quasi venti tentativi biancocelesti.

Parate, uscite e tanta sicurezza donata alla difesa hanno fatto di Frey il vero migliore in campo all'Olimpico. Proprio come era successo in casa contro il Cagliari, con due parate straordinarie sugli attacchi sardi. Quando tira giù la saracinesca non ce n'è per nessuno: il francese è tornato in forma e scattante, e a proteggere quei sette metri di porta in pochi riescono come lui. Esce poco, è vero, ma spesso ripara con parate da urlo quando si trova sulla linea. Finchè Sebastien Frey sarà questo il Genoa non dovrà avere paura di niente: potrà girare l'Italia difendendosi e avendo magari una sola palla gol. Se poi Borriello sarà sempre quello di Roma, allora chi potrà più fermare il Grifone?