L’Olimpico è di nuovo terra di conquista. Per la terza volta di fila la trasferta romana porta punti pesanti e la vittoria fuori casa che mancava ormai da tempo. Merito di un Grifone capace di cambiare pelle, di aspettare, soffrire e poi colpire in maniera letale. In cinque giornate Gasperini tiene una media da cammino europeo ma la tentazione di sognare viene subito spenta dal gruppo e dallo stesso tecnico. In passato qualche risultato positivo aveva portato l’ambiente a tornare a sperare in un campionato da protagonista, speranze vane visto che poi la lotta salvezza aveva di nuovo inghiottito tutto l’ambiente.

Non si sogna, almeno per il momento. La cura Gasperini funziona perché ha regalato tranquillità, punti e carattere ma come ripete il mister: la strada è lunga. Giusto così, il Gasp vuole dare un gioco alla sua formazione e fino a quando non vedrà le sue idee trasformarsi in azioni nel rettangolo verde non sarà contento e soprattutto non fisserà mete troppo lontane dalla realtà.

E poi? Se l’idillio con Preziosi continuerà, se il Genoa sarà plasmato ad immagine e somiglianza dal tecnico e se le finestre di mercato non rivoluzioneranno la rosa, allora ci sarà spazio per i sogni europei. Proprio come anni fa quando dopo la promozione nella massima serie e un anno di tranquillità si partì per l’Europa. Era un altro Genoa, un’altra storia. Oggi bisogna piantare i piedi per terra e aspettare che il Grifone ritorni ad essere la creatura di Gasperini. Per il momento meglio godersi i punti e una classifica che è tornata a sorridere. Viste le ultime due stagione passate sull’orlo del precipizio, davvero non è cosa da poco.