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  • Genoamania:| Tra sbadigli e polemiche

    Genoamania:| Tra sbadigli e polemiche

    Il pomeriggio da sbadigli del 'Ferraris' ha avuto nella coda il suo momento più interessante. E' il 35': Gava fischia un dubbio fallo a Kaladze che getta via la sfera furibondo e poi si rivolge all'arbitro, che con calma olimpica estrare prima il cartellino giallo e poi il rosso. Lo stadio, e probabilmente tutti coloro che erano davanti alla tv, riprendono vita dopo i soporiferi ottanta minuti precedenti. La polemica esplode ieri pomeriggio, quando il giudice sportivo decide di punire con quattro giornate il georgiano. Il Genoa non ci sta e annuncia il ricorso, che probabilmente avrà basi solide. Prima fra tutte la sempre perfetta condotta di Kaladze con arbitri e avversari da quando si è trasferito in Italia. Insomma, un momento di nervosismo può capitare, ma è assolutamente inaccettabile come una parola detta in malo modo possa non solo spingere un arbitro a privare il Genoa di un giocatore fondamentale a partita in corso, ma che la punizione continui addirittura per altre quattro giornate.

    La coda polemica è e sarà per tutta la settimana l'unico argomento di discussione tra i tifosi rossoblù, che prima del rosso a Kaladze avevano visto un Genoa da incubo. Lento, macchinoso, senza idee, confusionario, a volte persino lezioso: il Grifone ha creato una sola palla gol con l'invenzione di Jorquera infrantasi sul palo insieme ai sogni di gloria rossoblù. Qualcosa non va sotto la Lanterna: nei cinquanta minuti di colloquio post partita tra Malesani e il presidente Preziosi se ne sarà parlato e i toni, vedendo le due parti, saranno stati molto accesi. Oggi il patron rossoblù ha confermato la fiducia al mister di Verona, aggiungendo - rispetto ai primi spifferi usciti dallo spogliatoio di Marassi - che sarà una fiducia a tempo. Il progetto piace a Preziosi e il tecnico è convinto di poter far crescere la squadra sul lungo periodo, anche se le premesse non sono delle migliori.

    La squadra di Malesani deve migliorare il proprio possesso palla, accelerandolo notevolmente se vuole dare qualche grattacapo agli avversari. Tra i tanti problemi evidenziati c'è l'assoluta mancanza di un bomber vero che possa appoggiare lo splendido Palacio di questi tempi. Caracciolo e Pratto hanno fallito, avranno altre possibilità, ma forse sarebbe meglio puntare sulla qualità di Jorquera e Jankovic vicino al Trenza, tralasciando la forza fisica di una prima punta. Altre falle si aprono guardando al centrocampo: l'accantonamento di Constant non è servito a molto, Birsa e Merkel non hanno sfigurato ma non sono mai entrati nel vivo del gioco, nonostante dietro di loro Veloso provasse spesso a far ripartire la manovra. Il punto da cui ripartite c'è: la coppia di centrali difensivi Dainelli-Kaladze, fino ad ora impeccabile. Peccato che, grazie all'arbitro Gava e al giudice sportivo, Malesani dovrà mettere mano anche lì.

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