Calciomercato.com

  • Genoamania:| Silenzio! Si torna a casa

    Genoamania:| Silenzio! Si torna a casa

    Trasferta ancora una volta perdente, e nervosismo che sale in casa Genoa. L'1-0 di Bergamo 'regala' la quinta sconfitta consecutiva lontano da Marassi: l'incubo continua, anche se rispetto alle ultime figuracce almeno sotto l'aspetto del risultato qualcosa è migliorato. La sostanza però non cambia. Squadra timida, molle e pronta a cadere in depressione quando non c'è 'mamma Marassi' a tenerle la mano. La polemica monta, e chi potrebbe spegnerla decide di non parlare. Perché in fondo, se è vero che fuori casa niente va per il verso giusto, comunque la classifica è buona e le ultime vittorie casalinghe contro Udinese, Napoli e Lazio confermano che questa rosa è competitiva ,anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima di trovare i giusti equilibri. Tutte cose che avrebbero potuto dire i giocatori, i quali invece si sono 'levati dalla lotta'.

    Bocche cucite senza un particolare perché; un silenzio utile solamente a gettare benzina sul fuoco in una situazione che in sé non sembra per niente esplosiva. Interpretare un silenzio non è mai facile, in questo in caso si può però ipotizzare l'eccessivo nervosismo di una squadra a due facce, di cui forse neanche i protagonisti riescono a motivare questa trasformazione casa/trasferta. E allora non si parla: non per ordine della società, che al solito aveva previsto le interviste dopo Atalanta-Genoa, ma per 'sciopero' dei diretti interessati. Domenica si torna a casa, e viene da dire 'finalmente'. A Marassi arriva il Chievo: se il Genoa sarà - e sicuramente lo sarà - quello visto contro Udinese, Napoli e Lazio, torneranno i sorrisi, le vittorie, le parole e magari anche qualche scusa per il comportamento non proprio professionale del post-Bergamo.

    Dopo il Chievo ci sarà anche la sfida interna contro il Parma, che potrebbe essere un'ulteriore conferma del fatto che questa squadra ha qualità importanti. Si torna a casa dalla 'mamma', e se arrivassero due risultati importanti, magari due vittorie subendo pochi gol, la consapevolezza del gruppo di Marino andrebbe a salire. Potrebbe esser questa la chiave di volta per togliersi la maschera da trasferta ed esser sempre gli stessi, casa o fuori che sia. Perché una squadra forte deve per prima cosa capire di esserlo, e nel proprio stadio assumere maggiore consapevolezza è sicuramente più facile che farlo lontano da casa. Poi però arriverà di nuovo il momento di lasciare la mano della 'mamma', una volta capito che non c'è bisogno di lei anche gli stadi degli altri potrebbero diventare terra di conquista.

    Altre Notizie