La vittoria contro il Cagliari si porta in dote la netta sensazione che qualcosa in casa Genoa sia davvero cambiato. Gigi De Canio prima della gara lo aveva detto: è cambiato lo sguardo di questa squadra. Se l'anno scorso la paura della retrocessione bloccava mente e gambe, fin dall'inizio di questa stagione si è visto uno spirito diverso. Il Grifone ha ritrovato la voglia di lottare: un esempio su tutti la reazione dopo l'errore dal dischetto di Jorquera. Merito di De Canio, e di un 'Ferraris' che ha ridato la carica ai propri beniamini.

La notte di Marassi ha incoronato tre eroi su tutti. Il primo è Sebastien Frey. Doveva partire per fare spazio al giovane Perin, invece alla fine è rimasto scalzando il portierino cresciuto nel vivaio, e riprendendosi la porta del Genoa. Dal primo giorno di ritiro Frey ha voluto dimostrare di essere ancora uno dei migliori nel suo ruolo, si è tirato a lucido perdendo molti chili, e le parate su Pinilla e Larrivey, più qualche uscita determinante, sono il segnale che è tornato quello dei bei tempi, con buona pace di tutti gli attaccanti che si troverà davanti.

Senza il francese e Granqvist, la porta del Genoa sarebbe stata violata sicuramente. Il gigante svedese ha dato dimostrazione di essere rimasto con grande voglia nonostante la corte dei rubli dello Zenit di Spalletti. Preziosi lo ha voluto tenere, lui ha ricambiato con un prestazione da 10 in pagella condita anche da due assist, e alla fine ha voluto ribadire: 'Resto qui'. Buona notizia per De Canio, che ha trovato in lui e Canini una coppia finalmente affidabile.

Il terzo eroe per una notte - e si spera per ancora molto tempo - è stato Ciro Immobile. La pressione rischiava di schiacciarlo, in tanti lo aspettavano al varco, ma tutti non hanno potuto che ammirare e rimarcare il suo talento. La sua notte magica è finita con il gol (splendido) della tranquillità in mezzo a tanta lotta e buone giocate. Come dire che il campionato dell'anno scorso è stato solamente il prologo di una carriera che potrebbe essere davvero interessante. La dedica del primo gol in serie A è andata come sempre alla famiglia, ma il pensiero vola direttamente a chi pensava che senza Zeman questo baby bomber si sarebbe smarrito.

Frey, Granqvist, Immobile: una notte da leoni e tre quarti di una spina dorsale che può portare in alto il Grifone. A questi si dovrà aggiungere un centrocampista per chiudere il cerchio e ricominciare a sognare. Seymour si sta riciclando alla grande come regista, mentre Tozser aspetta la sua grande chance e intanto fa vedere tocchi sublimi, ai quali andrà abbinata solamente un po' di velocità. Bentornato Grifo, gli incubi sono alle spalle, ora si può tornare a sognare. Piedi per terra però, l'Europa non è traguardo raggiungibile... almeno per quest'anno.