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  • Genoamania: tutti con Gasperini, tutti con il Grifone

    Genoamania: tutti con Gasperini, tutti con il Grifone

    Quattro striscioni rossoblù, tutti uguali, nei quattro angoli di Marassi per far capire che la tifoseria questa volta non vuole spaccature. “Basta mugugnare è l'ora di spingere il Grifone a volare” con queste parole l'ambiente si è stretto attorno al proprio allenatore nel giorno più difficile che si è poi trasformato in una serata storica. Il Genoa ha battuto la Juve, soffrendo in campo e fuori, lottando compatto per regalarsi la notte più importante da qualche anno a questa parte.

    Ha vinto il Grifone tutto e ha vinto Gasperini. Un allenatore che non potrà mai stare simpatico a tutti che affronta ogni situazione di petto, capace di guizzi geniali ed errori madornali a distanza di tre giorni. Il Genoa visto nella prima ora di gara contro il Chievo è stato un obbrobrio senza cuore, anima e schemi. Poi tre cambi, forse non calcolati ma capaci di dare la scossa e buoni per affondare i veronesi e ritrovare il coraggio di compiere scelte impopolari e difficili.

    In quel momento Gasperini è tornato se stesso. Ha ritrovato il coraggio di osare e contro la Juve non ha sbagliato. Gli serviva qualità in mezzo al campo e si è affidato al diciassettenne Mandragora che ha macinato chilometri senza curarsi se di fronte alla prima in serie A aveva Pogba, Vidal o Marchisio. Ha abbandonato il tridente lasciando libero Perotti di muoversi su tutto il fronte d'attacco senza farsi tentare dal tandem Matri-Pinilla. Due mosse coraggiose che hanno fatto storcere il naso sia ai mugugnoni della prima ora che a coloro che avevano appeso gli striscioni per schierarsi al suo fianco.


    Alla fine ha vinto, azzeccando anche tutti i cambi. Perchè Gasperini non potrà mai stare simpatico a tutti ma è il migliore allenatore che il Genoa abbia avuto negli ultimi dieci anni. Quello che ha riportato il Grifone in serie A e lo ha trascinato sui palcoscenici europei. E' tornato per salvarlo e rilanciarlo. Ora nonostante il calendario da brividi, una rosa non amalgamata e qualche errore ha quindici punti, staziona stabilmente nella parte sinistra della classifica e vincendo a Udine si porterebbe in zona Europa League. Meglio questo o la simpatia?
     


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