Vincere all’ultimo secondo è bello ed emozionante, anzi è la cosa più bella che può capitare nel calcio. Lo sa bene il Genoa che lo ha fatto contro il Chievo Verona e ieri contro il Sassuolo nel giro di poche settimane. Il Grifone non muore mai e nonostante i tanti limiti evidenziati dalla squadra di Gasperini sa cosa vuol dire lottare.

Una lotta che piace ai tifosi che nonostante gli alti rischi di infarto sono al fianco degli undici leoni capaci di risorgere anche quando tutto sembra perduto. Ieri il gol di Acerbi avrebbe chiuso la partita nel 99% per cento dei casi, non per il Genoa che ha trovato la forza di buttare ancora la palla in mezzo trovando Pavoletti pronto a fra esplodere la gioia.

Il bomber rossoblù è da Nazionale. Nessuno come lui sa difendere e attaccare, saper essere punto di riferimento per i compagni e con la stessa efficacia essere protagonista in area di rigore. Pavoletti è un valore aggiunto e anche Conte dovrebbe iniziare a capirlo.

Male Perotti invece che prova a farsi giustizia da solo e lasciare il Grifone orfano della sua luce almeno per due giornate. Peccato perché questo Genoa con tutta la rosa a disposizione può tornare a fra sognare. Domenica arriva il Carpi ultimo in classifica, con i tre punti Gasperini si riprenderebbe la parte sinistra della classifica e probabilmente supererebbe i cugini della Sampdoria. Forse però sarebbe meglio farlo prima dell’ultimo secondo perché anche i tifosi ogni tanto vorrebbero vivere una giornata tranquilla in cui non dover rischiare l’infarto.