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  • Genoamania:| Veloso, forse è meglio così

    Genoamania:| Veloso, forse è meglio così

    Settimo minuto di Bologna-Genoa, Miguel Veloso si accascia a terra, il ginocchio sinistro fa male per davvero e lo costringe a chiedere il cambio. Sul campo si teme per una brutta distorsione, il giorno dopo (ieri sera) gli esami non lasciano speranze: lesione di secondo grado al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, un mese e mezzo di stop e stagione 2010-2011 al capolinea. Brutta tegola per il Genoa di oggi, che non avrà disposizione Kucka per un mese e che dovrà adattare Rafinha al ruolo di centrale di centrocampo.

    L'infortunio potrebbe però non essere il peggiore dei mali per Miguel Veloso. Il portoghese quest'anno non è stato all'altezza delle aspettative. In estate era considerato il fiore all'occhiello della campagna acquisti del presidente Preziosi, poi però arrivarono i chili di troppo, le prestazioni al di sotto della sufficienza, e proprio nel momento in cui sembrava essere in rampa di lancio, il primo infortunio che lo tenne lontano dai campi per diverso tempo. La storia si è ripetuta in questi giorni: Veloso sembra ingranare la marcia giusta e subito arriva l'infortunio che lo frena per il resto della stagione. Insomma, il campionato iniziato male è finito forse peggio.

    E allora meglio voltare pagina completamente, iniziare a ristabilirsi accantonando l'anno difficile e pensare solamente al futuro. In questi mesi Miguel Veloso ha iniziato a capire quali sono i ritmi del campionato italiano e cosa gli chiede l'allenatore, tutta esperienza che dovrà esser utile per il prossimo ritiro, quando il portoghese inizierà la preparazione con i compagni senza poter sgarrare sul peso forma. L'infortunio come opportunità? Perché no. Sperando che la sfortuna da luglio 2011 si dimentichi di lui.

    E' anche vero che queste ultime otto partite gli sarebbero servite per calarsi meglio nella realtà italiana, ma senza il fido Kucka a coprirgli le spalle sarebbe stato difficile per lui giocare ad alti livelli, soprattutto se il suo compagno di battaglia in mezzo al campo fosse stato Milanetto. Un mese e mezzo di stop, poi il campionato sarà finito così come l'annus horribilis di Miguel, pronto a tornare quello di sempre nel nuovo progetto Genoa, che lo vedrà pilastro fondamentale del centrocampo rossoblù pronto a rilanciarsi verso l'Europa.

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