Due settimane dopo la trasferta di Lecce, per il Genoa è di nuovo tempo di 'partita della vita'. La zona rossa della classifica è molto lontana, il Lecce è a sette punti e difficilmente riuscirà ad accelerare da qui a fine anno, ma come sempre è meglio prevenire che curare. E per prevenire nel calcio c'è una sola ricetta: vincere. Lo ha detto Capozucca, lo pensano tutti i giocatori, lo sa Marino che sta facendo peggio di Malesani ma comunque non rischia di lasciare la panchina rossoblù da qui alla fine del campionato.

L'avversario si chiama Fiorentina, una squadra che da quando il Genoa è tornato in serie A è sempre stata antagonista principe per obiettivi sensibili. Fino a due anni fa ci si giocava la Champions, oggi tra la delusione generale si lotta per allontanare la paura. I due ambienti hanno reagito in maniera diversa: a Firenze hanno manifestato tutta la propria rabbia costringendo i viola al ritiro anticipato, mentre a Genova il pubblico continua ad essere vicino alla squadra incondizionatamente. Adesso è il momento che la scossa arrivi dai giocatori rossoblù.

Le motivazioni sono alte: gli ex Gilardino e Frey vogliono trascinare i propri compagni in quella che non dovrà essere un'impresa ma solamente un passo avanti per continuare a progettare il futuro con tranquillità e con la sicurezza di rimanere nella massima serie. Marino ha già pronta la formazione: come a Roma il centrocampo sarà a rombo, con Marco Rossi che tornerà mezz'ala, Veloso regista e Belluschi o Jorquera pronti ad innescare la coppia Palacio-Gilardino, a secco da due turni proprio come tutta la squadra (difficile pensare ad una coincidenza).

Dall'altra parte ci sarà Jovetic a fare coppia con Amauri (vecchio pallino di Preziosi): due che con il gol hanno un gran feeling e che saranno controllati dalla difesa più perforata del campionato. Genoa-Fiorentina, proprio come in passato, sarà trampolino di lancio per la stagione o meglio ancora per il futuro. I progetti annuali delle due squadre sono falliti: nel futuro per entrambi ci sarà un nuovo assetto societario e una vera e propria rivoluzione in campo, per tornare a vincere e per fare di nuovo di Genoa-Fiorentina partita di cartello.