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  • Genova:|Il ritorno di Aguilera

    Genova:|Il ritorno di Aguilera

    «Sto bene, ora che sono a Genova va ancora meglio». Pato Aguilera è carico come una spingarda: ieri sera è sbarcato in Italia, da Milano si è trasferito all’hotel Sheraton di Sestri Ponente per una settimana di full immersion calcistica. «Sono qui insieme alla squadra dei Montevideo Wanderers. Il presidente è un amico, giocano il Torneo di Viareggio e sono nel girone del Genoa. Guarderò due o tre partite, mi serve per il mio lavoro di scopritore di talenti, poi rientro in Uruguay». Il motto della settimana è: unire l’utile al dilettevole. E così il soggiorno italiano diventa occasione per tornare al Ferraris e respirare così di nuovo aria di Genoa. «Come potrei venire a Genova e non vedere una partita del Genoa? Sarò allo stadio per la gara con la Lazio, non me la voglio perdere». Probabile che Pato possa prendere posto in gradinata Nord, dopo aver fatto passerella prima dell’inizio della gara. Il giorno dopo si trasferirà a Lavagna, allo stadio Riboli, per la prima gara dei Montevideo Wanderers: guarda caso, proprio contro il Genoa. Mercoledì gli uruguaiani saranno a Poggibonsi, impegnati contro la squadra locale, mentre venerdì a Galluzzo, provincia di Firenze, ci sarà la terza gara, contro New York. Per Aguilera il ritorno al Ferraris sarà l’occasione per ringraziare i tifosi rossoblù per l’affetto dimostratogli nei mesi scorsi, quando venne ricoverato in ospedale per un infarto. Fu operato, la paura passò in fretta e furono decine i messaggi di incoraggiamento arrivati a Montevideo e ricevuti dalla moglie Claudia. «Vuole sapere il nome di chi chiama, a Genova ha veramente tanti amici», raccontò in quei giorni la moglie. Non appena si riprese, Aguilera ringraziò pubblicamente tutti, facendo una promessa: «Appena posso, torno a Genova». Così è stato: oggi incontrerà la squadra rossoblù, i suoi “eredi”, poi domani sarà al Ferraris per tifare insieme ai genoani. Che non l’hanno dimenticato e lo aspettano per applaudirlo ancora una volta. La prima è stata ormai più di 20 anni fa, ma pare che il tempo non sia mai passato.

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