Giancarlo Antognoni, classe 1954 e campione del mondo di Spagna '82, si sbottona in un'intervista esclusiva rilasciata a Marco Infelise per Play Boy dal titolo Il colore viole.

I due si inocntrano nel centro di Firenze la città adottiva di Giancarlo data la fede viola maturata durante la sua prestigiosa carriera e mai abbandonata. "A Firenze ho conosciuto un ambiente che mi ha conquistato fin dal primo giorno" afferma 'Antonio', come lo chiamano tra le strade del capoluogo toscano, "Allora c'era più spazio per i sentimenti ed io ho provato una profonda riconoscienza per questa gente unica che mi ha accolto come un figlio".

Non solo bei ricordi però: lo scontro quasi mortale con il portiere del Genoa Silvano Martina; lo spettro delle morti sospette che vede proprio la sua Fiorentina protagonista di un triste primato; il rammarico per aver perso all'ultima giornata lo scudetto del 1982 dopo un gol ingiustamente annullato a Ciccio Graziani.

Oggi Giancarlo lavora a Coverciano per il settore giovanile della nazionale con ragazzi dai 15 ai 19 anni. E sulla nazionale di Cesare Prandelli che sta disputando Euro 2012 afferma: "Vedo molto bene gli azzurri in questo europeo anche se credo che ci siano un paio di Nazionali più forti, sicuramente Spagna e Germania. Noi però siamo una squadra giovane e come tutte le squadre giovani possiamo riservare sorprese positive, magari inaspettate".