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  • Gianluca Di Marzio: 'Inizia il mio viaggio con calciomercato.com. Seguitemi!'

    Gianluca Di Marzio: 'Inizia il mio viaggio con calciomercato.com. Seguitemi!'

    Sono quasi le due, le luci soffuse e Milano che dorme. Mia moglie pure. Torno a casa dopo un'altra infinita giornata di appostamenti, hotel e ristoranti, telefonate e whatsappini, non riesco a prendere sonno. Sembro morso da una tarantola, l'adrenalina ancora padrona di me, bisognerebbe chiamare l'esorcista. Dopo le trasmissioni, vivo ancora quello stress da prestazione, ripenso a chi non ho chiamato, al buco che posso aver preso sui giornali la mattina dopo, a quel messaggio che magari non sono riuscito a interpretare bene, a quella soffiata che mi ha reso felice per un attimo, giusto il tempo di aspettare l'ufficialità che confermava l'anticipazione. Poi, è già passato. Il mio futuro è adesso, in questa notte prima degli esami, caramelle a volontà, menomale che non fumo perché altrimenti avrei sicuramente i polmoni in fiamme.

    Sono un ragazzo riflessivo, sì, ma nervoso, penso a mille cose contemporaneamente: lo dico spesso ad Anna Maria (la mia dolce metà) che ho bisogno di resettare, quando si stupisce di come mi sia dimenticato il nome del professore di Diritto Romano che mi fece penare per un diciotto. Alcune cose le cancello quasi subito, quelle che non mi interessano, tutte non posso immagazzinarle, impazzirei. Quante ore dormo? Non più di sei, massimo sette, mi addormento nel cuore della notte. E solo dopo aver letto i quotidiani appena sfornati, mi piacciono caldi come i cornetti. Amo le sfide, mettermi sempre in discussione. E quella che inizia oggi, lo è. Grazie a Sky sono riuscito a farmi un nome, adesso si fidano di qualsiasi cosa dica, potrei andare in onda da ogni parte del mondo e ad ogni ora, basta avvisare che ho una notizia: mi manderanno in diretta subito, il tempo di ibridarmi per il collegamento come si dice in gergo.

    Massimo Corcione, il mio maestro, sa che mi sono fatto cronista di mercato andando in giro per i box di Milanofiori, seguendo mio padre Gianni al guinzaglio come un cagnolino, zitto zitto cercando di imparare i segreti delle trattative e capire i meccanismi di un mondo pazzesco. Avevo quindici o sedici anni e lo accompagnavo mentre lui faceva finta di non volere un giocatore per poi prenderlo magari alle sue condizioni. Nel 1996, quando nasceva questo sito, il primo di calciomercato, io ne avevo ventidue e parlavo del Padova su Telenuovo, un'emittente locale. Lalas, l'americano con la chitarra, se n'era appena tornato negli Stati Uniti con Galderisi, perché si era fissato che voleva fare l'attaccante mentre Sandreani si ostinava (giustamente) a farlo giocare in difesa dove faceva meno danni. E Vlaovic mi offriva il caffè in un bar sotto casa per convincermi che non aveva firmato due contratti con Valencia e Napoli, meglio non scriverla quella notizia altrimenti sarebbe scoppiato un casino. Sapevo di voler fare il giornalista, è sempre stato il mio sogno. L'ho realizzato.

    Quando Carlo Pallavicino (che non mi ha mai dato mezza notizia e vediamo se mi smentisce) ha iniziato a corteggiarmi per portarmi nella sua squadra, devo dire la verità, mi son sentito come uno di quei calciatori che ricevono delle offerte e iniziano a barcollare. Ho detto di no per diversi mesi, ma parecchi, prima di accettare e vederlo sorridente e soddisfatto, come un presidente che ha ottenuto quello che voleva. Non me la tiravo, lui lo sa, semplicemente stavo bene dove stavo e non sono uno che adora troppo cambiare. Ma, a volte, sento bisogno di stimoli nuovi e forti. E calciomercato.com me li ha dati, una scossa e via, pronti per un'avventura che spero sia piacevole anche per voi. Sono le due e venticinque, l'occhio ancora regge, ho finito un pacchetto intero di liquirizie gommose. Mi resta poco tempo per i sogni, un bacio sulla fronte a mia moglie e poi sarà tempo di preparare la valigia per un nuovo viaggio. Seguitemi, ci divertiremo.

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