'La Fiorentina sta facendo un campionato eccezionale, al di là di quest'ultimo periodo di calo, che è fisiologico. Ha cambiato tantissimo all'inizio, solo la società e l'allenatore sanno adesso se c'è bisogno di ritocchi di mercato, in base all'obiettivo che si sono prefissati'. Così il tecnico Gigi Cagni, ospite del programma 'Piazza Duomo' su Radio Toscana.

'In tutte le squadre italiane c'è carenza di bravi difensori, soprattutto centrali, che abbiano personalità e sappiano comandare la difesa - ha aggiunto l'allenatore bresciano -. La scorsa estate l'avevo detto al d.s. della Roma Sabatini che aveva scelto difensori per fare dello spettacolo, ma che avrebbe dovuto comprare anche un centrale forte. Anche Prandelli si è domandato perché molti applicano il 3-5-2: perché mancano i centrali di qualità. La Fiorentina ha deciso di giocare un calcio spettacolare, che porta dei rischi. A inizio campionato ero sicuro che i centrali difensivi viola avrebbero avuto difficoltà, visto che ha esterni che spingono molto, e quindi pur essendoci Pizarro è ovvio che i difensori si ritrovino con tanto spazio da dover coprire. Manca chi insegna i fondamentali, e soprattutto le società commettono il grave errore di risparmiare sui tecnici dei settori giovanili. Poi tutti i bambini sono allenati solo per vincere. Una cosa assurda, perché la mentalità vincente va insegnata dai 13-14 anni in poi. Marchisio? Appena l'ho visto in ritiro ero sicuro che sarebbe arrivato in Nazionale. Gli avevo detto di andare alla Juventus, mentre a Giovinco l'avevo sconsigliato, perché non lo ritenevo pronto, e poi ho avuto ragione: ha perso due anni della sua carriera. Nocerino? Ci ho sempre creduto, fin dai tempi di Catanzaro, dove l'ho portato dopo averlo visto ad Avellino. Isole felici nel calcio? L'Empoli, ma anche l'Udinese. Hanno lungimiranza e organizzazione. Il Parma di Donadoni? E' una sorpresa, come lo è il Catania. La squadra emiliana è un mix perfetto di giovani di qualità ed esperti, e davanti ha giocatori velocissimi, che fanno del contropiede la propria arma migliore'.