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  • Gila e Boruc:| Non si muovono da Firenze

    Gila e Boruc:| Non si muovono da Firenze

    Boruc non se ne andrà da Firenze: parola della società viola.
    Artur Boruc non si tocca e non se ne andrà da Firenze. A gennaio, come a giugno. Ha un contratto firmato appena qualche mese fa, ovviamente con una scadenza ancora lontanissima e soprattutto — parola di Corvino — la Fiorentina non ha nessuna intenzione di disfarsi di un portiere che rappresenta una concreta e importante alternativa a Frey.
    Dunque, sfoghi e dichiarazioni fatte «da lontano», ovvero nel corso delle pause di campionato per gli impegni della Nazionale, non provocheranno alcun effetto e il futuro di Boruc sarà ancora (a lungo) colorato di viola.

    Detto tutto questo, fa comunque sensazione il fatto che ogni giorno il nome di Boruc sia accostato a questo o quel club pronto — si dice — a mettere sul piatto della Fiorentina molto più di quel milione e 200mila euro spesi da Corvino l’estate scorsa.
    Dal Valencia (Spagna) al West Ham (Inghilterra), passando per una nuova tappa italiana (a Bologna) e il ritorno in patria, in Polonia, al Lech Poznan, la carrellata di mercato che ha al centro il portiere della Fiorentina continua con nuovi capitoli. Tutti da rileggere e probabilmente da approfondire.

    LA FIORENTINA viaggia a vista e parlare di formazione è ancora un esercizio di fantasia per Mihajlovic (figuriamoci per noi). Il centrocampo resta un reparto da inventare, con il superstite Donadel scansato per prudenza dai compagni nelle partite di allenamento, perché non si sa mai. Montolivo out per squalifica, D’Agostino per infortunio, Zanetti ancora dolorante, Bolatti anche ma la speranza è almeno quella di rattopparlo per fargli prendere posto in panchina.

    A questi chiari di luna sarebbe già qualcosa, con Santana più predisposto di tutti i suoi compagni a fare il centrocampista per assenza di altri protagonisti. Ma in quale modulo? C’è chi ricorda che Prandelli lo utilizzò come mediano nel centrocampo a due, ma giocare in trasferta contro la Samp con il 4-2-3-1 sembra un viaggio nell’imprevisto e un lusso assolutamente inutile, anche alla luce degli squilibri già verificati nelle partite interne. A meno che Mihajlovic, alla ricerca di una scossa d’orgoglio, sposi il rischio estremo per cercare una svolta nella partita più complicata. Ma sono in pochi a scommettere su questa soluzione.

    C’È GILARDINO fra i presenti sicuri e questa, almeno, è una buona notizia. L’alternativa con tutto il rispetto sarebbe stata quella di Babacar, 17 anni e parecchie cose ancora da imparare, quindi il recupero di Gila ha portato un accenno di sorriso sul volto di Mihajlovic. La sfida con Pazzini avrebbe in altri momenti ispirato iperboli su incroci a quote da bomber, ma in questo momento la forma dei due attaccanti non è al massimo: Gila come noto sta recuperando dopo l’infortunio al polpaccio, Pazzini ha problemi alla schiena (lombosciatalgia) e ha un condizione molto lontana da quella ideale. Fra l’altro la botta presa contro la Serbia (il rigore non concesso per la spinta) non ha migliorato le condizioni del Pazzo. Resta comunque questa — insieme all’incrocio con Cassano, quasi viola nel mercato dello scorso gennaio — la sfida più interessante della partita, anche in prospettiva Nazionale. Cassano sfiorò la Fiorentina nove mesi fa, quando la società tornò sul mercato per la squalifica di Mutu, appena scoperto positivo alla sibutramina e successivamente squalificato fino al 29 ottobre (a proposito, il Collegio arbitrale della Lega ha ancora rinviato la decisione sulla sospensione dello stipendio presentata dalla Fiorentina).

    In quel momento, fine gennaio, la squadra era in corsa su tre fronti e l’investimento su Cassano era considerato funzionale; l’attaccante era fuori rosa nella Samp per un problema che non è stato mai completamentechiarito, ma questo è un dettaglio di fronte all’affare sfumato proprio nelle ultimissime ore della sessione invernale del mercato. La Fiorentina si accontentò di Keirrison, che sarebbe arrivato lo stesso in prestito, e l’arrivo di Cassano sfumò per un ripensamento dell’ultim’ora, soprattutto per le pressioni del presidente sampdoriano Garrone. Tempi passati.

    LA FIORENTINA punta ancora su Gilardino, miglior marcatore insieme a Ljajic con due reti, per superare il suo momento di difficoltà. Il centravanti è stato protagonista a livello fisico, ma non ha avuto molti palloni giocabili. Due di questi — non a caso arrivati da sinistra — gli hanno permesso di segnare la doppietta su azione, risollevando parzialmente il suo morale in una situazione di scarsissimi assist dalle fasce (soprattutto da destra, dove Cerci cerca il taglio per il tiro).

    Il clima della squadra è tutto fuorché euforico, e non bisogna essere maghi per capirlo. In attesa del report medico per valutare la recuperabilità di tutti gli acciaccati, la Fiorentina ha presentato sul suo sito il nuovo pullman, che sarà utilizzato sabato per la trasferta a Genova. Il maxibus è equipaggiato con tv a schermo piatto, ha la connessione internet, due frigo, un forno a microonde. E’ lungo tredici metri e alto quattro, ha un grande giglio viola sulla fiancata. Se facesse anche vincere le partite sarebbe il massimo.
     


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