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  • EuroGiovinco, l'onestà di Guidolin e Acerbi, Tagliavento e Rocchi disastrosi

    EuroGiovinco, l'onestà di Guidolin e Acerbi, Tagliavento e Rocchi disastrosi

    Chissà dove sono andati a nascondersi quelli che storcevano il naso quando Prandelli chiamava Giovinco in Nazionale. Probabilmente, ora invocano il campione del Parma agli Europei. Tranquilli: Sebastian ci andrà: perchè se lo merita, come ha confermato ancora una volta la bellissima prodezza di Siena e perchè il ct ha sempre creduto in lui.

    Giovinco è il degno simbolo dello scatenato Parma di Donadoni (34 punti in 20 partite) che ha inanellato la sesta vittoria consecutiva e che, se il campionato fosse durato ancora tre partite, sarebbe piombato in Champions League.

    Onore al merito dell'ex ct  che nel 2008, agli Europei,  fu eliminato nei quarti di finale soltanto ai rigori dalla Spagna poi destinata anche a diventare campione del mondo. Donadoni venne fatto fuori da una Federazione che non gli lasciò il tempo di completare il suo lavoro, coi risultati che poi abbiamo visto, sia nella Confederations Cup 2009 sia, soprattutto, nei mondiali 2010.

    I complimenti li merita anche Guidolin. Due volte: la prima per la straordinaria, seconda stagione consecutiva dell'Udinese, ad un passo dalla Champions League, Catania permettendo (ma in Sicilia ai friulani basterà un pareggio).

    La seconda per l'onestà con la quale il tecnico bianconero ha raccontato che Palacio aveva baruffato con il compagno di squadra Moretti e quindi, Tagliavento ha preso fischi per fiaschi, espellendo l'argentino ingiustamente accusato di essersela presa con l'arbitro. 

    L'arroganza e la protervia di alcuni arbitri sono indisponenti e questi stessi arbitri la devono piantare di considerarsi i protagonisti assoluti. Dovrebbero essere così bravi da passare sotto silenzio. Sono così tecnicamente scarsi da finire sempre al centro della ribalta per le cantonate madornali che prendono. Tagliavento, peraltro, è l'unico al mondo assieme al guardalinee Romagnoli a non avere visto il gol di Muntari in MIlan-Juve. Tagliavento non porta mnai fortuna al genoa: era lui l'arbitro della gara interna con il Siena, sospesa per l'invereconda porotesta di alcuni ultrà rossoblù.

    Se Tagliavento avesse coraggio, dovrebbe ammettere l'errore che ha pesantemente danneggiato il Genoa. Conoscendo i meccanismi del mondo arbitrale, tutto questo non accadrà. L'ira dei rossoblù è sacrosanta: rischiano la retrocessione anche per colpa di un arbitro che ha sbagliato partita.

    Come l'ha sbagliata l'ineffabile Rocchi a Bergamo dove ha negato all'Atalanta due rigori evidenti, ha ammonito a capocchia, si è segnalato per la pessima condizione di forma. Siccome vige la meritocrazia, Rocchi andrà agli Europei. Non arbitrerà (per quello c'è Rizzoli), ma è probabile che riesca comunque a fare danni. Avanti così che riusciremo ancora una volta a farci riconoscere.

    Solo applausi, invece, per  Francesco Acerbi, 23 anni, difensore del Chievo che passerà al Milan. A Palermo ha avvertito l'arbitro che c'era un calcio d'angolo per i siciliani. L'arbitro l'ha concesso e il Palermo ha segnato il gol del 4-4. Così si fa, Acerbi.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

     

     

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