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  • Giù le mani da Buffon: ha sbagliato, ma è stato sincero. Nicchi, ma quale predica

    Giù le mani da Buffon: ha sbagliato, ma è stato sincero. Nicchi, ma quale predica

    • Xavier Jacobelli - Editorialista www.quotidiano.net

    "Se mi fossi accorto che il pallone colpito da Muntari era entrato in porta, non l'avrei detto all'arbitro". Dichiarazione testuale di Gianluigi Buffon, 34 anni, capitano della Juve quando non gioca Del Piero e capitano  della Nazionale con la quale ha disputato 112 partite, tante quante Dino Zoff che domani compie 70 anni.

    Buffon è un signore sincero in un mondo di ipocriti e ha detto ciò che pensa. Sbagliando, nella fattispecie, per il poco che vale la mia opinione. Da uno come lui, che ho avuto il piacere di conoscere direttamente ai tempi di una comune partecipazione a una trasmissione de La7, mi sarei aspettato affermasse il contrario: "Se mi fossi accorto che Muntari aveva segnato, l'avrei detto all'arbitro". 


     E non è una questione di moralismo un tanto al chilo o altro: semplicemente, perchè, uno dei più grandi portieri della storia  avrebbe legato il suo nome a un precedente clamoroso, inchiodando una volta di più la casta arbitrale alle proprie responsabilità e dimostrando che un altro calcio è possibile.

    Ciò che non è possibile, invece, nè tantomeno ammissibile è che il presidente degli arbitri, Marcello Nicchi, si erga a censore di Buffon e gli faccia pure la predica, anzichè andare a nascondersi o sparare facezie sul disastro di Tagliavento, Romagnoli e di tutti gli altri arbitri che durante il week end  a Marassi, Verona e Siena hanno emulato la coppia che ha sfasciato Milan-Juve.

    Nicchi è il signore che in campagna elettorale per l'elezione alla presidenza dell'Aia prometteva: gli arbitri devono aprirsi al mondo esterno e devono andare in tv a spiegare le loro decisioni e anche i loro errori. Bum. Ne avete mai visto uno?

    Nicchi è il signore che, a ogni sfondone della categoria, ripete come un mantra:  "I nostri arbitri sono i migliori del mondo". Ma dove? Ma quando? Forse nei tornei di calciobalilla perchè non è prevista la presenza dell'arbitro. Nicchi ha avuto l'improntitudine di affermare: "Le parole di Buffon sono un cattivo esempio per i giovani".

    Cattivo esempio? Cattivo esempio è affermare: «L'introduzione della tecnologia in aiuto gli arbitri? Ne parleremo al momento opportuno, adesso bisogna tenere alto il morale di un gruppo che stava facendo bene. È mio dovere preservarne la tranquillità».

    Cattivo esempio è stracciarsi le vesti come i farisei: "Rispettate la nostra amarezza per ciò che è accaduto". E l'amarezza di milioni di tifosi, milanisti, juventini, non milanisti e non juventini, chi la rispetta?

    Cattivo esempio è tenere bordone alla Fifa e a Platini che continuano ad opporsi alla moviola in campo, anche se il sistema ipocrita che regge il calcio mondiale, l'ha sdoganata il 9 luglio 2006, a Berlino, finale mondiale fra Italia e Francia: se il quarto uomo non avesse avvisato l'arbitro che Zidane aveva steso Materazzi con una testata, Zidane sarebbe rimasto regolarmente in campo. O no?

    Cattivo esempio è non  chiedere nemmeno pubblicamente scusa per l'invereconda prestazione di un arbitro e di un guardalinee che hanno fatto a pezzi la più importante partita dell'anno.

    Nicchi, peraltro, è in buona compagnia. Le veline di Casa Milan, che non sono le ragazze di Striscia la Notizia, diffondono tutta l'irritazione di Via Turati, a cominciare da Berlusconi, per le parole pronunciate da Buffon,  "uno sportivo che ha ricevuto l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana».

    A parte il fatto che Buffon ha onorato la Repubblica italiana nelllo sport molto più di altri che, a momenti, ci facevano fare la fine della Grecia, oltre a coprirci di ridicolo ai quattro angoli del globo, ogni tanto bisognerebbe rileggere il Vangelo: anche nel calcio, nessuno può scagliare la prima pietra nè autoproclamarsi giudice dell'altrui sportività. Soprattutto se, quando si spegne un lampione, si ordina la ritirata della propria squadra da una partita di Coppa dei Campioni o, non avendo restituito il pallone agli avversari che l'avevano buttato fuori per soccorrere un rivale infortunato, si procura un rigore ed elimina l'altra squadra dalla Coppa Italia. Do you remember Marsiglia e Atalanta in Coppa Italia?

    Nel Milan, inoltre, ci deve essere qualche difetto di comunicazione, perchè Thiago Silva ha difeso il portiere della Juve. E su questo, siamo perfettamente d'accordo con il formidabile difensore rossonero. Fra Buffon e Nicchi, non c'è corsa. Stiamo tutta la vita con Buffon.


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