Il destino di Cerci e quello del Torino sono un po' più vicini. Poco, si parla di un passettino, nell'amebtio di una storia ancora tutta da scrivere. Ma a spingere l'esterno della Nazionale verso la permanenza ci sono due fattori: Immobile e le emozioni. Le seconde sono quelle, forti, che ha provato nel suo ultimo periodo in granata, e mai prima in carriera: la gioia sfrenata dopo la rete al Genoa, il dolore inconsolabile dopo il rigore sbagliato che è costato l'Europa. 

L'altra chiave è tattica. Il Torino sta trattando per il colpo-Lanzini essenzialmente come alternativa all'Henry di Valmontone, contando di dover rinunciare più probabilmente a lui che non a Immobile, che si pensava di poter trattenere. Ora che invece il capocannoniere della Serie A è a un passo dalla partenza, la società punterà a sostituire lui con un profilo di prima punta, non con un altro trequartista. Anche gli umori cambiano il mercato.