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  • Golden Foot 2014, ESCLUSIVA Pfaff: 'L'Italia nel cuore, che partite contro l'Inter! Courtois e il Belgio...'

    Golden Foot 2014, ESCLUSIVA Pfaff: 'L'Italia nel cuore, che partite contro l'Inter! Courtois e il Belgio...'

    • da Montecarlo, Emanuele Tramacere

    Charme, carisma e un sorriso che rallegra chi gli sta attorno. Jean-Marie Pfaff é il simbolo di un'intera generazione, quella degli anni '80 per il Belgio, di un calcio passato alla storia grazie anche alle sue parate. Una leggenda vivente e come tale viene trattato da tutti a Montecarlo dove ha vinto il Golden Foot Award 2014 lasciando l'impronta delle proprie mani sulla Promenade Des Champions. AI microfoni di Calciomercato.com Pfaff ha raccontato come il calcio belga sta conquistando il Mondo partendo dal basso:

    E' stato protagonista del priodo migliore della storia del Belgio con il quarto posto ai Mondiali in Messico nel 1986, ma soprattutto con l'argento conquistato agli Europei del 1980 in Italia. Che ricordo ha dell'Italia e di quell'Europeo?

    "E' stata un'edizione stupenda. Ricordo veramente con grande entusiasmo quei giorni in Italia con il ritiro a Torino, la grande accoglienza e il grande entusiasmo della gente. Mi ricordo che visitai la Ferrari, ma al di là di tutto abbiamo fatto un ottimo risultato in quell'Europeo salvo poi arrenderci in finale. L'Italia è stata più volte nel mio destino non solo per la nazionale. Ricordo ancora molto bene quando con il Beveren affrontammo ed eliminammo l'Inter".

    Thibaut Courtois è l'ultimo discendente di una generazione di portieri che è nata con lei. Cosa ne pensa del portiere del Chelsea?

    "E' un ottimo portiere, alto quasi 2 metri ma comunque molto reattivo. Devo dire però che sta giocando anche in grandi squadre, che non hanno molte difficoltà nella fase difensiva e questo lo aiuta molto. Continuerà a crescere e fare bene in ogni caso".

    La nazionale belga è una fucina di talenti inesauribile anche agli ultimi Mondiali si è comportata molto bene arrendendosi contro l'argentina ai quarti di finale. Come può migliorare?
    "Wilmots ha a disposizione una squadra veramente molto competitiva. In praticamente tutti i ruoli ha circa 3 alternative tutte di altissimo potenziale. Ma per ora sono tutti grandi calciatori e ancora troppo poco una squadra. C'è bisogno di creare un "sistema" uno stile di gioco che sappia mettere tutti i giocatori sullo stesso piano per arrivare al risultato e non affidarsi alle individualità".

    C'è qualcuno fra i giovani talenti in Belgio che è già pronto per l'approdo in Italia e nella Serie A?

    "In realtà al giorno d'oggi tutte le squadre formano ragazzi che, con il giusto tempo, possono arrivare nei maggiori campionati europei. Però bisogna anche considerare che ogni campionato ha alle spalle un paese e una cultura diversi. L'Italia gioca un calcio molto tattico, poco tecnico e questo potrebbe penalizzare i nostri giovani che tendono a puntare tanto sulla velocità. Inoltr, oltre al calcio, l'Italia offre molte distrazioni extra al di fuori del rettangolo verde, dalla moda ai locali e non sempre è facile non perdersi".

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