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  • Graziani:| 'Zeman comunicava poco'
Graziani:| 'Zeman comunicava poco'

Graziani:| 'Zeman comunicava poco'

Intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone” sulle frequenze 99.8 di RadioIes, l’ex centravanti giallorosso, Francesco Graziani, ha espresso un suo giudizio sul match dell’Olimpico e non solo. Queste le sue dichiarazioni:

Sul momento della Roma?

“Già dopo la sconfitta con la Sampdoria dissi che la Roma mi era piaciuta anche se sfortunata negli episodi. Poi c’è stata una grande crescita e credo che dando continuità ai risultati, da qui alla fine potrà ritrovarsi tra un mesetto con una classifica completamente diversa da quella che ha oggi”.

Un giudizio su Zeman?

“Riconosciamo a Zeman che è molto bravo ad allenare, ma gli si può rimproverare che comunica poco. Oggi in serie A è fondamentale: l’allenatore deve essere bravo a gestire lo spogliatoio e questo non è riuscito al boemo. Lo spogliatoio è un luogo sacro per la squadra”.

Ti piace il nuovo modulo?

“Mi piace anche perché c’è più copertura difensiva. Mi sembra che i giocatori siano più entusiasti di questo modulo. Sono state apportate piccole modifiche che secondo me hanno dato grande aiuto alla squadra”.

Su Andreazzoli?

“Lui sa che ha un mandato a termine. Conosce bene la situazione e lo spogliatoio. L’abbraccio collettivo a Totti contro la Juventus mi ha fatto capire che la squadra è di nuovo unita. Andreazzoli ha fatto delle modifiche che stanno dando dei buoni risultati. Sta traghettando benissimo la squadra agli obiettivi che la società si era prefissata”.

Su Roma-Cagliari. Cosa avrebbe fatto?

“Credo che non ci siano dei calciatori che giocano contro se stessi. A me non è mai capitato quando giocavo, anche quando eravamo arrabbiati con l’allenatore. Abbiamo sempre giocato per stare bene con noi stessi. Se c’è qualche giocatore sottotono ci parlo per farlo reagire, altrimenti gli faccio fare la doccia, ma gliela faccio fare freddissima”.

Sulla storia dello sceicco?

“Era stato detto che c’era un accordo preliminare con la Roma. Ha parlato un rappresentante, ma ci sono tanti se e tanti ma. Si fa fatica a capire quale è la verità. Io penso che se ci fosse qualcuno che vuole investire in questa società per renderla più forte, sarebbe logico aprire le porte a chiunque”.

La sua esperienza con il Long Island?

“E’ andata abbastanza bene. I ragazzi si divertono e hanno fatto una esperienza calcistica molto bella. La ripeteremo perché vogliamo incrementare il lavoro. In America il calcio è in netta crescita: gli iscritti in questo sport sono quasi superiori a quelli iscritti al Baseball”.

I 6 gol presi con la Roma?

“E’ una stupidaggine. I ragazzi si sono anche autotassati per venire in Italia a giocare il Viareggio. Ho pensato che fosse giusto far giocare alcuni ragazzi che avevano giocato di meno senza mettere in conto che potessimo prendere 4 gol in 16 minuti. Fa parte del calcio, non c’è stata alcuna combine. La Roma in quei minuti è stata talmente brava e fortunata a farci tutti quei gol che non era riuscita a farci durante il corso della gara”.

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