Bene gli esordienti e i ripescati, Cesena ko 3-1. Ora Del Neri è a -4 dalla capolista Lazio.
Juve, tre passi oltre l'emergenza.
Pur di battere l'emergenza si può anche far finta di niente. Rinnegare le scelte di mercato che volevano Grosso e Salihamidzic in partenza; chiudere gli occhi di fronte agli ultimi quindici minuti di partita quando il Cesena in dieci prende troppa strada senza peraltro mai tirare in porta e infine ringraziare la generosità dell'arbitro Romeo che vede un rigore laddove esiste (semmai) una trattenuta reciproca tra Bonucci e Pellegrino. Fischio che orienta quantomeno il risultato. Compiute queste tre operazioni nell'ordine preferito, resta la polpa. La Juve inforca il sesto risultato utile consecutivo (conquistati 14 punti su 18) e vede la testa del campionato non più così lontano: quattro punti dalla Lazio, nel periodo più duro per la casa bianconera flagellata e falcidiata da problemi fisici e assenze, sono un saldo che non preclude sogni né obbiettivi. Come dice Del Neri «il campionato è molto aperto, l'importante è restare nel gruppo fino in fondo. Poi, a quel punto, si può anche vincere il titolo».