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  • Gruppo Suning in perdita, ma nessun rischio per l'Inter

    Gruppo Suning in perdita, ma nessun rischio per l'Inter

    La Cina non è mai stata così vicina. A maggior ragione nel mondo del pallone: il passaggio in mano cinese dell'Inter segue gli investimenti dell'Estremo Oriente in squadre come l'Atletico Madrid e l'Aston Villa, e potrebbe non essere l'ultimo. Una prospettiva auspicata dal neo proprietario del club nerazzurro, Zhang Jindong, che parla così al periodico cinese Economic Observer: "L’industria dello sport ha bisogno di campionati dalla forte competitività: se si trovano aziende cinesi interessate, creando gruppi misti o anche prese singolarmente, l’intera Serie A potrà fare un salto verso l’alto. Ci possono essere prospettive future, ma dipenderà anche da quanto è forte l’intenzione di ogni singola impresa”.

    GRUPPO SUNING: QUALI CERTEZZE? - La questione che tiene in apprensione i tifosi nerazzurri è un'altra: quali prospettive future ha la nuova proprietà? Investiranno e garantiranno solidità economica al club? Saranno affidabili? Analizzando il bilancio del gruppo Suning al termine dell'anno 2015, i numeri che appaiono non faranno di certo felici i tifosi interisti: Suning Appliance ha fatto registrare una perdita per 1465 miliardi di yuan (quasi 200 milioni di euro), contro un utile netto di 873 milioni (118 milioni). Un trend che non dovrebbe cambiare per il 2016. Nonostante tutto, però, non dovrebbe essere a rischio l’intenzione di investire nell’Inter anche perché, sottolinea una fonte interna al settore, “la forza del capitale complessivo della società consente di generare un ricco flusso di cassa. È comunque possibile che Suning si avvalga anche di investimenti non pubblici per migliorare i conti dell’Inter e poi finanziare le operazioni di mercato”.

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