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  • Guardiola: 'Con la Juve è come una finale'. Si commuove ricordando Corioni: 'Mi prese quando nessuno mi voleva'

    Guardiola: 'Con la Juve è come una finale'. Si commuove ricordando Corioni: 'Mi prese quando nessuno mi voleva'

    Pep Guardiola, allenatore del Bayern Monaco, parla in conferenza stampa alla vigilia del match con la Juventus, nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Di seguito il testo integrale della conferenza, così come riportato da TuttoJuve.com.  

    Che importanza ha questo duello nel calcio europeo?
    "Buongiorno a tutti. E' una grandissima partita, è come una finale per tutte e due le squadre. 2-2 all'andata e speriamo di fare il nostro gioco, la nostra partita, ottenendo un buon risultato per noi. Dobbiamo concentrarci sul nostro gioco". 

    Il 2-2 dell'andata è buono o anche un po' pericoloso?
    "E' un buon risultato. Volevo ottenere uno 0-5 ma alla fine è finita 2-2 e dobbiamo essere contenti di questo risultato".

    Stamattina avete fatto l'allenamento. Tutti i giocatori disponibili?
    "Sì. Non abbiamo fatto allenamento, solo un pochino, perchè ha nevicato tanto, era un po' pericoloso per i nostri giocatori, ma speriamo che tutti domani saranno pronti".

    Lei sa che tutti aspettano la Champions, tifosi, la stampa, ti chiedono di vincere la Champions League per avere un buon risultato a Monaco. La pressione è alta?
    "E' la stessa domanda dal primo giorno che sono arrivato. Lo so che vincere la Champions League è un obiettivo, io accetto questo ruolo, questa pressione, lo so cosa è passato qua per non aver vinto la Champions League, so che può succedere che arriviamo in finale. Proviamo  ad andare di turno in turno, a guardare nel futuro, se non vinciamo domani poi vediamo. Probabilmente quello che è successo negli ultimi anni, noi sappiamo che possiamo fare bene, siamo qua per migliorare, migliorare, migliorare. Abbiamo questa mentalità di vincere. Poi vediamo cosa succede".

    Robben giocherà domani?
    "Non lo so ancora, spero ma non lo so".

    Cosa è successo a Torino dopo i 60 minuti? Ha fatto qualcosa di diverso Allegri?
    "Questo può succedere nel calcio. Abbiamo visto e analizzato la partita, abbiamo parlato di quello che dobbiamo fare domani per vincere la partita".

    La Juve giocherà senza Chiellini, Marchisio e Dybala. Mandzukic è in dubbio. Farà la partita diversamente? 
    "La Juventus è sempre la stessa, è lo spirito che ha questa squadra. Magari domani giocherà Morata al posto di Mandzukic o anche tutti e due. Marchisio non potrà giocare, ma anche all'andata poi ha giocato Hernanes. Chiellini non ha gocato a Torino, quindi non penso che ci saranno tanti cambiamenti se si compara con la partita d'andata. La Juventus rimane la squadra forte che era anche prima. Io ho giocato nel campionato italiano e so com'è la mentalità in Italia. Loro hanno vinto tanti titoli con quella squadra e con la mentalità che hanno. Se c'è Marchisio o no, rimarrà sempre la stessa squadra, rimarrà sempre pericolosa, sono grandi campioni, aspettano i loro momenti, sono molto forti in difesa, loro hanno anche la qualità di fare male in attacco e fanno anche molto bene in Italia. Sono una delle più grandi squadre in Italia, ma attaccano anche. Dopo la partita che abbiamo giocato contro di loro, la mia impressione non è cambiata, anzi, è diventata ancora più grande, anche il rispetto, fortissima squadra".
     
    In questo tipo di partite si ha l'impressione che favorisca giocatori di esperienza. In merito, sarà un vantaggio avere Robben o altri, o potrebbe anche cominciare un giovane come Coman?
    "Noi abbiamo bisogno di tutti i giocatori, non possiamo vincere solo con undici giocatori domani. Certo che avere giocatori con più esperienza può essere un vantaggio, un punto a favore, però anche la passione, posso anche far giocare i giocatori giovani, ma noi non viciamo o perdiamo solo con questo concetto di far giocare solo i giocatori d'esperienza, si può scegliere. Con 5-6 giocatori puoi essere anche meno pericoloso in attacco. Noi attacchiamo con tutto il gruppo, con un buon posizionamento in campo, domani cercheremo di avere questo il controllo di questa partita così importante".

    Arturo Vidal ha giocato bene a Torino. Quanto è importante per la squadra?
    "Arturo ha giocato molto bene contro il Dortmund e a Torino. Ha tanta esperienza, non teme niente e nessuno. E' un giocatore molto importante per noi.  Nei primi mesi, nei primi giorni, era un po' difficile per lui e per noi, perchè serve un po' di tempo er adattarsi, ma adesso è migliorato molto, conosce tutto qua, conosce i suoi compagni, il nostro sistema e noi conosciamo anche lui meglio" 

    Il 2-2 dell'andata modifica il copione della partita? Questa sfida ti dà più preoccupazione o entusiasmo?
    "Non sono mai preoccupato per una partita di Champions League, mi dispiace ma sono un privilegiato ad essere qui a poter vivere domani questo. L'Europa ci guarderà, vederlo da vicino, sull'erba è una grande gioia per me. Mai è stata unapreoccupazione. So che possiamo vincere, so che possiamo perdere, se perdiamo sarà dura per qualche giorno, se vinciamo il giorno dopo dovremo pensare alla partita di sabato. Non si può giocare 90 minuti pensando al risultato, uno fa quello che deve fare, fare il meglio possibile, bisogna non solo attaccare, ma anche difendere molto bene, approfittare della nostra forza, della sua debolezza che è difficile trovarla. Nelle ultime dieci partite non hanno subito nemmeno un gol, questo significa che ci sono giocatori forti, ma faremo in modo di farlo anche questa volta".

    Ha imparato sulla Juve qualcosa di nuovo? Si aspetta un atteggiamento diverso? Prudente o coraggiosa?
    "Per sapere quello che fa la Juve dovrei essere nella testa di Max Allegri. Ho qualche qualità ma non questa. Non lo so. So che sono capaci di fare le due cose, di mettersi con dieci giocatori nella loro area e difendere come la squadra più piccola del mondo, questo glielo invidio tanto, invidio questa capacità di essere grandi grandi campioni, difendere in 8-9 e farlo così bene. Questo è un grandissimo talento che invidio tanto. A me non piace, ma lo ammiro. Ma la Juve senz'altro può attaccare, perchè in Italia difendono tutti, ma poi attaccano con Bonucci, con Barzagli, con Hernanes, Marchisio, Pogba, hanno la qualità per leggere gli spazi e avere un gioco con più possesso, L'atteggiamento che Conte ha inserito in quella società e che Allegri continua a fare. L'opinione dopo la partita è simile, mi aspettavo quello, è successo, è quello che ammiro tanto del calcio italiano. Hanno bisogno di poco, poco, poco, per ammazzarti, per farti del male e questo è un grande vantaggio, una grande cosa. Però cercheremo di fare la nostra partita".

    Quale sarà il maggiore ostacolo nell'affrontare questa Juve?
    "Non lo so. Non c'è una risposta precisa a questa domanda. La Juve è una squadra pericolosa sotto molti aspetti. Bisogna giocare bene e correre per vincere".

    Dire a molti dei suoi che non potranno giocare, sarà dura?
    "Sì certo, è difficile. Amo la mia professione ma odio questa situazione. Ho anche molto rispetto per i miei giocatori.  Ci sono sempre giocatori che non giocano ed è spesso difficile dire loro che non scenderanno in campo. Ma sono dei professionisti, è una cosa brutta per me dirgli se giocano o non giocano. Oggi ho pensato tante volte a questo fatto, come spiegare le cose".

    Ribery, è pronto dal primo minuto? Tasci?
    "Serdar è arrivato in un momento un po' difficile per la squadra, abbiamo avuto un solo giocatore in difesa. In quel momento si è deciso di firmare per un nuovo giocatore, poi Kimmich è diventato una vera alternativa. Tasci ha bisogno di tempo per adattarsi, c'è bisogno ancora di pazienza con Serdar Tasci, abbiamo ancora due-tre mesi fino alla fine della stagione, lui certo che vuole giocare, ma deve essere paziente. Franck ha giocato per tanti anni, ha giocato nelle ultime partite, ha fatto una grandissima prestazione, anche contro il Darmstadt ha giocato qualche minuto, poi contro il Dortmund, Torino e nella partita contro il Mainz che abbiamo perso, ha sempre giocato bene, soprattutto nel secondo tempo contro il Mainz".

    Arrigo Sacchi in Italia ha detto che Allegri pensa solo a vincere. Ha paragonato la Juve al Rosenborg. Come commenta?
    "Stimo tanto Arrigo e pure Max, non rispondo a questa domanda".

    Un pensiero per Corioni...
    "Mi ha dato l'opportunità di farmi conoscere la realtà italiana, quando nessuno mi voleva - dice Guardiola, trattenendo la commozione -. So che ha sofferto e ha lottato fino alla fine. E' stato un piacere conoscere lui e la sua famiglia e abbraccio forte la moglie e i figli".

    Un parere sul record di Buffon, prossimo a essere il detentore dell'imbattibilità in campionato...
    "E' un grandissimo giocatore, gioca ad altissimi livelli da molto tempo. Sarà un onore incontrarlo per me, nonostante spero di fargli molti gol domani".

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