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  • Jacobelli: ha vinto Conte, Agnelli ha capito che solo lui è l'uomo Champions

    Jacobelli: ha vinto Conte, Agnelli ha capito che solo lui è l'uomo Champions

    Alla fine, hanno prevalso l'amore per la Juve, la logica e l'ambizione. E così, Conte e Agnelli hanno sottoscritto un'intesa molto importante per il futuro della squadra campione d'Italia: dal vertice di ieri sera sono scaturiti i piani di rafforzamento sul mercato  - li leggete in uno degli articoli correlati a queste righe -  e la definizione degli obiettivi per la prosisma stagione.

    Ma, soprattutto, a vincere sono stati il ruolo e la figura di Conte, che escono ancora più rafforzati dall'incontro con i vertici bianconeri.  E' ancora presto per affermare che l'allenatore abbia guadagnato sul campo un ruolo alla Ferguson, coniugando la guida tecnica della squadra alla responsabilità delle strategie di mercato.

    Non è mai tardi per ribadire come Conte, dettando il suo aut aut addirittura alla vigilia della partita con il Palermo che gli avrebbe dato l'artimetica certezza del titolo, abbia fatto la mossa giusta al momento giusto.

    Attenzione, non era il legame fra Conte e la Juve ad essere in discussione, né tan tomeno si tratafa di una questione d'ingaggio: se avesse voluto, Conte sarebbe stato coperto d'oro dal Psg, tanto per fare nomi. Piuuttosto, egli voleva capire se la società degli Agnelli, dopo avere dominato la serie A per il secondo anno consecutivo, intendesse davvero rafforzarsi per cercare di vincere la Champions League. 

    Al tempo stesso, con la saggezza che contraddistingue i grandi presidenti, Agnelli ha compreso con chiarezza come l'attuale sia l'unico allenatore che possa tentare l'impresa europea: per la sua bravura, per il suo carisma, per la sua feroce voglia di vincere. Perchè ci riesca, la società metterà a disposizione di Conte un organico ancora più ricco e più forte, sulla base delle indicazioni dell'uomo dei due scudetti consecutivi. 

    Provate ad immaginare che cosa sarebbe successo se, ieri sera,Agnelli e Conte non avessero trovato un punto d'intesa e il summit fosse sfociato in un clamoroso divorzio, sia pure consensuale. Per la Juve sarebbe stato un disastro. Perchè, se è vero che tutti sono necessari, ma nessuno è indispensabile, è altrettsnto vero che, per i bianconeri, Conte sia l'eccezione alla regola.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

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