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  • Hamsik, la bandiera: dal no a Raiola al record di Diego, 10 anni di Napoli

    Hamsik, la bandiera: dal no a Raiola al record di Diego, 10 anni di Napoli

    • Angelo Taglieri
    A Napoli, il 10, è sacro. Non tanto nella smorfia, 'e fasule, i fagioli, ma in campo: il numero di Maradona, di Diego, del Pibe de Oro, l'eroe dell'ultimo scudetto che ha esaltato un paese intero. Un numero inavvicinabile, intoccabile, per un popolo, quello calcistico, che ha visto dio indossare gli scarpini. Oggi, 28 giugno 2017, il 10 torna di moda: no, non perché qualcuno spinge per appiccicarlo sulle spalle di Lorenzo Insigne, ma perché sono 10 anni da quando Marek Hamsik è arrivato a Napoli. E qui entra in scena un altro numero, quel 17 che nella smorfia non è ben visto, 'a Disgrazzia, la sfortuna, che niente, però, ha a che fare con lo slovacco, il 17 che è la fortuna di Napoli. E del Napoli

    DALL'ARRIVO AL RECORD - Il Napoli di Pierpaolo Marino lo strappa al Brescia nell'estate del 2007 per 5,5 milioni di euro e lo ufficializza il 28 giugno. A Brescia ne parlano un gran bene, tanto che si muove l'Inter di Moratti, ma niente da fare, veste l'azzurro. E sarà così, da allora sino ad oggi: Galliani lo voleva per il secondo Milan di Allegri, il noto Mister X "dall'occhio ceruleo", la mezzala per la Champions; c'è un piccolo tentennamento, l'affare sembra in dirittura d'arrivo. E invece, il cuore vince. Tutti hanno provato a strapparlo da Napoli, nessuno ci è riuscito: bandiera, capitano, e dalla prossima stagione sarà, ulteriormente, un pezzo di storia: 113 reti in 10 anni, meno 2 dal record di gol del 10, Diego Armando Maradona. 

    RAIOLA? NO! - Non solo bandiera e capitano, però. Anche esempio. I tifosi del Milan, scossi dall'affaire Donnarumma, nel loro comunicato hanno citato proprio il capitano azzurro: "Dovrebbe prendere esempio da Hamsik. Anche lui aveva come manager Mino Raiola: ma si è sempre rifiutato di cambiare squadra e ha preferito invece trasformarsi in una bandiera". Raiola diede una mano a Venglos, il procuratore di Marekiaro, per sondare il mercato e capire quelle che potevano essere le squadre interessate: Moratti chiamava ogni giorno Marino, di Galliani abbiamo già scritto, la Juve lo ha tentato. "No". No al mercato, no ai trasferimenti, no a Mino Raiola, sì al Napoli.  Un sì urlato al cielo, gridato alla curva, come dopo ogni suo gol: un punto fermo in un mondo in perenne movimento, una bandiera con la cresta, controcorrente; l'eccezione del calcio moderno. Come il suo 17, altro che 'a Disgrazzia... 

    @AngeTaglieri88

     

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