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  • Moreno a CM: 'Coutinho è fortissimo, so dell'interesse di Inter e Juve'

    Moreno a CM: 'Coutinho è fortissimo, so dell'interesse di Inter e Juve'

    • Marco Guidi - Federico Zanon

    Contro di lui ha faticato pure Messi. E Ronaldo in 2 partite si è limitato a una sola marcatura. Decisamente al di sotto della sua media stagionale. Hector Moreno, difensore messicano dell'Espanyol classe 1988, è un osso duro anche per i migliori attaccanti del pianeta. Non a caso è seguito dalle big di mezza Europa, Italia compresa. Calciomercato.com lo ha incontrato in esclusiva per parlare anche del suo futuro.

     
    Hector, come vanno le cose in Spagna?
    "Direi bene. Ho avuto la fortuna di arrivare all'Espanyol, una società molto giovane e ambiziosa. Il gruppo, lo staff tecnico, i dipendenti. Siamo tutti giovani qui alla Ciutat Esportiva (ride)".
     
    E il tuo bilancio personale sul campo?
    "Sono soddisfatto del mio rendimento. Chiaro che si può sempre migliorare, ma è il mio primo anno nella Liga e il salto dalla Eredivisie (proviene dall'Az, con cui ha anche vinto un campionato ndr) poteva anche essere più complicato. In Olanda si gioca un calcio meno qualitativo e si sperimenta molto di più. Ti capita di trovarti di fronte intere squadre formate da ragazzini ancora senza esperienza. In Spagna invece ogni partita è difficile. Hai contro avversari non solo capaci, ma scaltri e smaliziati".
     
    Le tue prestazioni sul campo attirano le big: in Italia si dice che Juve e Inter ti stiano seguendo con attenzione...
    "Ho sentito anche io queste voci di mercato. Fa piacere che squadre così importanti pensino a te, ma al momento non so nulla. Anzi, una cosa sì: ho un contratto di 4 anni con l'Espanyol e qui a Barcellona sto benissimo. Mi sono appena trasferito dall'Olanda e non ho fretta di cambiare di nuovo casa".
     
    Che ne pensi della Serie A? Hai una squadra preferita in Italia?
    "Stiamo parlando di uno dei campionati più importanti al mondo. Ho seguito in tv le italiane impegnate in Champions e credo che il loro livello sia molto buono, anche se non sono arrivate alle semifinali. Se tifo qualche squadra? No, non una in particolare".
     
    In Italia ha faticato un tuo compagno, Coutinho. Che invece all'Espanyol sembra rinato...
    "Cou ha numeri da grandissimo giocatore. Lo vedi a ogni allenamento che non è uno qualunque. Tutti dovrebbero ricordare la sua età, prima di criticarlo. Non ha ancora 20 anni, è molto giovane. Ma per quanto fatto vedere da gennaio in poi qui a Barcellona mi sento di poter dire che diventerà fortissimo. In questo lo aiuterà anche il suo carattere: è una persona piacevolissima".
     
    Nella Liga hai affrontato diversi campioni: chi ti ha impressionato di più?
    "Di attaccanti che ti mettono in difficoltà ce ne sono tanti. Ma credo che Messi e Cristiano Ronaldo abbiano qualcosa in più degli altri. E non chiedetemi chi è più forte dei due. Non saprei davvero dirlo".
     
    A proposito di Cristiano, si dice possiate essere compagni di squadra l'anno prossimo...
    "Davvero? Ronaldo viene all'Espanyol? Non ci posso credere (ride)...so che il mio nome è stato avvicinato anche al Real Madrid, ma al momento io non ho parlato con nessun dirigente di altre squadre, né il mio club mi ha fatto sapere di aver accettato offerte per me. Dunque c'è poco da aggiungere".
     
    Spostiamoci sulla nazionale messicana: avete vinto la Gold Cup nello scorso anno, ma quando il Messico potrà lottare per arrivare ai vertici in un Mondiale?
    "Credo sia tutta una questione di mentalità. Dobbiamo cambiare tutti assieme per migliorarci. Noi giocatori, ma anche la tifoseria e la stampa, che in Messico sanno essere terribili in alcuni casi. Di sicuro il livello del nostro calcio è cresciuto e nella Seleccion puoi trovare tanti giocatori, anche giovani, che si comportano bene nei massimi campionati europei".
     
    Uno dei pionieri messicani in Europa fu Rafael Marquez, un difensore come te...
    "Rafa è da sempre il mio idolo e confesso che il mio stile di gioco prova ad avvicinarsi al suo. Sono cresciuto da ragazzino usandolo come modello. E poi mi sono ritrovato in Nazionale con lui. Che emozione!".
     
    In Nazionale hai come compagno il Chicharito Hernandez. Ma è davvero così forte?
    "Sì, sicuramente. E sta migliorando anno dopo anno. Quando giochi in un club come il Manchester United puoi solo crescere di livello. Javier poi è uno che lavora molto in allenamento. Mi sbilancio. Se continua così potrà arrivare al top, come Messi e Ronaldo".
     
       

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