Hellas, Sogliano:| 'Riportiamo dalle Giovanili'
"Non sono uomo di tante parole. Nel calcio mi piace far parlare i risultati e i fatti". Quarantuno anni, nato ad Alessandria Sean (pronuncia alla Connery, cioè Scion...) Sogliano è il nuovo direttore sportivo del Verona. Per arrivare all'Hellas ha rinunciato a Genoa e Siena. Scelta dettata dalla voglia "di avere emozioni e in uno stadio del genere, è facile averle...".
"Non mi interessano le categorie" ha spiegato "mi interessa quello che si può fare in una città. Qui il potenziale è enorme".
Sogliano ha illustrato la sua idea calcistica: "Bisogna strutturare le società. E per farlo è importante il settore giovanile. Non è una cosa che dà risultati immediati, ma è indispensabile".
Sugli obiettivi del Verona non si è sbilanciato: "Inutile parlarne adesso. Nel calcio si rischia solo di essere smentiti. Faremo di tutto per fare bene e avere grandi risultati".
Ha parlato, invece, a lungo con Mandorlini: "Sono un rompic... Mi piace guardare gli allenamenti ,intervenire anche con i calciatori. Il mister è uno sanguigno. Gli ho chiesto se aveva voglia di ripartire. Non ci sono dubbi che lui sia la nostra scelta".
E' stato Maurizio Setti a portare Sogliano a Verona: "Ho un rapporto con lui. Ma anche con Martinelli. Ma sono qui per portare la mia idea calcistica. Del passaggio di consegne ve ne parleranno loro".