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  • Hellasmania: alla ricerca del Bessa perduto

    Hellasmania: alla ricerca del Bessa perduto

    • Nicola Corona
    Al termine della partita di ieri sera con l'Atalanta, sesta sconfitta in dieci partite giocate dall'Hellas in questa stagione, tra i tanti interrogativi legati al difficile momento dei gialloblù, la domanda che più mi ronzava per la testa era :"che fine ha fatto Daniel Bessa?".

    Il quesito può anche apparire banale e stupido. Bessa c'è, è presente in campo e in questa prima parte di stagione ha pure sostituito spesso Pazzini nel ruolo di capitano. Eppure quello che abbiamo visto e che stiamo continuando a vedere non è il Bessa che ci aspettavamo di ammirare. L'avevamo lasciato al termine della stagione scorsa, come uno dei maggiori protagonisti della promozione degli scaligeri in Serie A. I numeri parlavano per lui: 42 presenze tra campionato e Coppa Italia e 8 reti segnate. Un giocatore che aveva dominato la stagione fondando le sue prestazioni su una grande tecnica e la notevole duttilità, risultando spesso decisivo in diversi ruoli sia in centrocampo che in attacco. Non a caso al termine dell'annata era stato nominato "miglior giocatore" dell'intera compagine gialloblù.

    Quest'estate poi, è apparsa subito chiara la volontà della società di puntare forte su di lui anche in vista della Serie A, con Fusco che non ha ceduto di fronte alle offerte di numerosi club, prima tra tutti la Fiorentina.

    Ma le prime dieci giornate di campionato ci stanno dicendo che non siamo più di fronte a Daniel Bessa, per lo meno a quel Daniel Bessa, il calciatore che attraverso le sue giocate e le sue invenzioni guidava il centrocampo ed ispirava l'attacco gialloblù. 

    È vero, la differenza tra la Serie B e la Serie A è notevole, ce ne stiamo accorgendo soprattutto in questi ultimi anni e l'italobrasiliano di fatto ha esordito in A proprio in questa stagione, ma l'impressione è che Bessa stia pagando il salto di categoria più di tanti suoi colleghi, anche nello stesso Verona. Le prestazioni del numero 24 finora, con la sola eccezione della partita con la Samp, sono risultate piuttosto anonime, se non addirittura deludenti. Certamente, le difficoltà incontrate globalmente dalla squadra scaligera non lo hanno aiutato, ma pare comunque evidente che Bessa non stia giocando il tipo di calcio che ha nelle corde. Al di là del brutto errore commesso ieri con l'Atalanta che ha permesso ai nerazzurri di trovare il gol con Freuler, l'italobrasiliano appare in questo momento spaesato e notevolmente in difficoltà. Ed è strano che tutte questi problemi stiano uscendo proprio adesso che Pecchia pare si sia deciso a ritagliare per lui un ruolo ben preciso come mezzala sinistra, la posizione più conforme alle sue caratteristiche. Insomma, per ora Bessa sta trovando delle difficoltà notevoli a ricoprire quel ruolo di leader tecnico che un po' tutti all'interno dell'ambiente gialloblù si aspettano da uno con le sue qualità.

    Ad ogni modo non è il caso di disperare. La stagione è ancora molto lunga e la speranza è quella che dopo questo primo periodo di ambientamento, le capacità dell'italobrasiliano escano fuori e che finalmente a Verona si possa tornare ad ammirare il giocatore trascinante della scorsa annata. L'Hellas ha un forte bisogno di lui. Speriamo che Bessa non abbia intenzione di farsi attendere ancora più di tanto!

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