Calciomercato.com

  • Hellasmania: incognite e problemi

    Hellasmania: incognite e problemi

    • Adriano Ancona
    Anche il nome del possibile successore di Mandorlini è stato fatto. Lo step che mancava dopo aver visto sfociare tutti i dubbi nel rovescio contro la Sampdoria di lunedì. Si corre un po' troppo, non c'è dubbio. Guidolin ha smentito, peraltro domenica l'Hellas andrà proprio al Friuli dove lui è entrato nei quadri dirigenziali. Anche vero che Udinese e Chievo sono tra gli avversari che non è mica tanto bello trovarsi sulla strada di questi tempi. Per uscire dalla crisi servirebbe dell'altro. Magari meno assenze, ma questo è un altro discorso. Due partite affinché il Natale del Verona non sia così mesto.

    Provocazione: se non avesse lasciato l'amarissimo ricordo di una caduta in serie B – la retrocessione più incredibile nella storia gialloblu – tra i nomi spendibili ci sarebbe quello di Alberto Malesani. Un veronese doc che, però, tutta una serie di motivi sconsiglia di chiamare. Anche perché il rischio di scivolare verso il baratro non si sta ancora toccando con mano, fortunatamente. Al momento, arrivare all'anno nuovo conservando il quintultimo posto non sarebbe neanche una brutta prospettiva.

    Gli interrogativi di sorta portano inevitabilmente a un Rafa Marquez reduce da un'altra magra figura con rosso incorporato. Se il Verona non è riuscito nemmeno con lui a tappare le falle difensive – i numeri sono gli stessi dell'anno scorso, anzi, peggiori – tra poche settimane magari toccherà fare un restyling. E Saviola? Zero minuti anche con un Hellas in svantaggio, l'altra sera. Ma soprattutto, quel 3-5-2 che sembra l'unico modulo fatto su misura per lui, anche contro la Sampdoria lo ha tagliato fuori. Un peccato essere qui a parlare di un Verona depotenziato, per quelle che sembravano le premesse.
     

    Altre Notizie